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Crespo: “In Italia si tifi Argentina? Da Maradona a Cambiasso e Zanetti, siamo fratelli”

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Del Mondiale che sta per iniziare e dell'Argentina che sarà spinta anche in Italia dai tanti appassionati di calcio ha parlato l'ex centravanti dell'Inter

Andrea Della Sala

Del Mondiale che sta per iniziare e dell'Argentina che sarà spinta anche in Italia dai tanti appassionati di calcio ha parlato l'ex centravanti dell'Inter Hernan Crespo a La Gazzetta dello Sport:

"Ho letto vari sondaggi sul Mondiale nei quali si dice che, poiché non ci sono gli azzurri, la maggioranza degli italiani tiferà per l’Argentina. Non posso che essere felice di questo binomio, e lo dico da argentino e da italiano acquisito, perché tale mi considero: ho trascorso più anni della mia vita nel vostro/nostro Paese che a Buenos Aires. In Italia sono diventato calciatore e sono diventato uomo: il minimo che possa fare è dirvi un grande grazie".

"Non c’è famiglia in Argentina che non abbia un nonno, un bisnonno, un antenato proveniente dall’Italia. Siamo fratelli, questo è sicuro. E quindi è logico che, non essendoci la Nazionale azzurra (e la cosa, soltanto a pensarci, mi dà un grande e profondo dispiacere, perché un Mondiale senza l’Italia non è un vero Mondiale...), tutti gli italiani tifino per la mia Seleccion. E poi, oltre alle questioni culturali o genetiche o chiamatele come volete voi, ci sono i grandi campioni argentini che nel corso degli anni sono sbarcati in Serie A e hanno regalato meraviglie. Naturale che ci si affezioni".

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"Pensando a questa Seleccion ci sono Di Maria e Lautaro, c’è Dybala, c’è Paredes. E infine c’è Messi che io considero il più grande dell’era moderna. Ma andando indietro nel tempo, e ripercorrendo la storia degli argentini in Italia, come dimenticare Sivori, Angelillo, Daniel Bertoni o Daniel Passarella, el Capitan del Mundial 1978? E poi, ovvio, là in cima a tutti i pensieri c’è Lui (scritto con la maiuscola, mi raccomando): Diego Armando Maradona. Inarrivabile. Nell’epoca moderna poi coi siamo noi della generazione degli anni Settanta che abbiamo dato il nostro contributo a questa fratellanza: io, Batistuta, Veron, Javier Zanetti, Cambiasso, Cruz, e chissà quanti me ne sto dimenticando".

 

 

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