Riccardo Cucchi, storica voce di Radio Rai, ha parlato ai microfoni di TMW della possibile definitiva eliminazione della contemporaneità nel campionato di Serie A: "Se verrà approvata questa soluzione che mi pare sia legata soprattutto a Dazn e al fatto che sarebbe tecnologicamente difficile trasmettere più partite in contemporanea, mi chiedo se vada davvero nell'interesse dei tifosi. Tutto è cambiato nel calcio ma mi domando se questa idea potrà rappresentare un vantaggio per chi dovrà fruirne".
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Cucchi: “Serie A in 10 orari è nell’interesse dei tifosi? Sarebbe fine di un’era”
Il pensiero di una delle storiche voci di Tutto il calcio minuto per minuto
La "regolarità" del campionato come sarebbe?
"A quello ormai siamo abituati. Abbiamo visto tutto e di più. Alla fine ci si rivolge ai tifosi sempre più clienti e chi progetta, ossia la Lega e i presidenti, forse non si pongono la domanda su cosa sia più utile e interessante per i tifosi stessi. E poi sarà opportuno capire che programma ci sarà. Se si fa un passo del genere occorre chiarire gli orari perché la gente ha diritto di vedere le partite che interessano, anche dal punto degli abbonamenti da sottoscrivere".
E Tutto il Calcio Minuto per Minuto che prima regalava l'emozione del boato dagli altri campi, dove andrà a finire?
"La nostalgia è una pessima consigliera. Sessantuno anni fa andava in onda la prima trasmissione: tante cose sono poi successe ed era inevitabile si arrivasse a questo. Credo che stando così le cose Tutto il Calcio finisca di esistere, ma non le radiocronache. Quelle restano di sicuro. Ma sarebbe la fine di un'era per gli appassionati. E sarebbe un momento triste per me. Però da persona che vive in questo tempo devo comprendere le ragioni e l'evoluzione del mondo".
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