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Dalla Palma (CdS): “L’Inter ha rallentato ma nessun dubbio sullo Scudetto: la tensione…”

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Il giornalista del Corriere dello Sport, Alberto Dalla Palma, esprime il suo pensiero in merito alla Superlega e gli 90' di campionato

Alessandro De Felice

Sulle colonne del Corriere dello Sport, il giornalista Alberto Dalla Palma analizza gli ultimi 90 minuti di campionato, i primi dopo il caos Superlega.

"Tra la scomparsa della Superleague e la prima, grande rivincita dei poveri sono passate solo pochissime ore. Evidentemente esiste una giustizia divina anche nel calcio. Il Milan, sommerso dai debiti come Inter e Juve, battuto dal Sassuolo che invece investe sui giovani e li rivende al prezzo che ritiene più opportuno, senza fare sconti. Chi vuole entrare in quella gioielleria, deve pagare caro e senza postdatati. Il Milan che manda Ibra, quarant’anni, in tribuna, dove ormai ha il posto quasi fisso tra infortuni e squalifiche, e il Sassuolo che ribalta la partita con Raspadori, uno degli attaccanti più interessanti, un possibile Schillaci di Euro 2020.

Ecco cosa intendeva De Zerbi, quando alla vigilia aveva denunciato l’irriverente colpo di stato delle big di mezza Europa. Esistono dei valori, nello sport, che vanno rispettati, perché non sempre vince il più forte e il più ricco. Ma non è stato soltanto il Sassuolo a capovolgere gli equilibri, a lungo anche la Juve è stata sotto con il Parma, addirittura in casa, mentre lo Spezia ha messo paura all’Inter, probabilmente meno rabbiosa del solito dopo la sconfitta di Pioli, che dovrà stare molto attento alla classifica considerando il passo del girone di ritorno.

Agnelli, Gazidis e Zhang a lezione dai poveri, come se quella giustizia divina a cui ci appellavamo all’inizio avesse deciso di punire davvero tutti e tre. E anche subito. Ma poco importa chi ha pagato, conta la reazione che hanno avuto le squadre che giocano regolare, che investono solo i soldi che hanno, che accettano anche la sfida contro i colossi rischiando di retrocedere, ma comunque sempre a testa alta. Alla Superleague annunciata in una notte di follia, hanno risposto sul campo con il coraggio delle idee, soprattutto quelle di De Zerbi e Italiano, i più bravi tra gli allenatori emergenti.

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Milano in ginocchio davanti alla provincia, ma con una dimensione completamente diversa. Perché sullo scudetto dell’Inter non ci possono essere dubbi, mentre possono emergere sui rossoneri se anche nelle ultime sei giornate tenessero il ritmo degli ultimi mesi. La Juve è tornata sotto battendo il Parma, l’Atalanta giocherà nel tardo pomeriggio a Roma e se dovesse sbancare all’Olimpico salirebbe al secondo posto diventando, a 9 punti, l’ultima antagonista dell’Inter, che tra Napoli e Spezia ha conquistato solo due pareggi. Il primo importante, il secondo, ieri, davvero deludente. Ma ci sta che l’Inter abbia rallentato: le undici vittorie consecutive e il largo vantaggio sulle rivali, hanno abbassato la tensione del gruppo che vede il traguardo. Niente di preoccupante, su quel fronte".

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