Il mea culpa di Mazzarri da un lato gli fa un pizzico di onore, ma dall'altro fa emergere una verità annotata sul Giornale di oggi da Claudio De Carli: «Giù le braccia, non c’è stata reazione neppure nel dopopartita, calma piatta, come se l’Inter potesse permettersi prestazioni di questo tipo, come se tutto si potesse archiviare come cose che succedono. Dunque la squadra era cotta e non ci sono buoni motivi per pensare che non lo sia tuttora, dopo cinque giornate di campionato e due di Europa league fa ridere. Tutti erano a conoscenza del pericolo, anche Mazzarri, ma ha colpito ancora una volta la fragilità mentale, la stessa emersa a Palermo, non c’è un uomo in grado di dare la sveglia quando le cose si mettono al rovescio, e ieri dopo nove minuti era già tutto al rovescio. Lo svedese ha fatto la tripletta ma chi ha rivoltato l’Inter come un calzino è stato il colombiano Victor Ibarbo che ha scorazzato sulla fascia destra, senza che un solo giocatore dell’Inter fosse riuscito a prendergli il pallone e senza che Mazzarri fosse riuscito a pensare qualcosa di positivo al riguardo».
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De Carli: «Nessuna reazione, nemmeno nel dopopartita. Come se tutto fosse normale»
Il mea culpa di Mazzarri da un lato gli fa un pizzico di onore, ma dall’altro fa emergere una verità annotata sul Giornale di oggi da Claudio De Carli: «Giù le braccia, non c’è stata reazione neppure nel dopopartita, calma piatta,...
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