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Di Gennaro: “Inzaghi meglio di Conte? Conti alla fine. Il lavoro di Marotta…”

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Le considerazioni del noto opinionista a proposito dei nerazzurri e di altre squadre di Serie A in questo momento

Daniele Vitiello

Antonio Di Gennaro è intervenuto in diretta a Stadio Aperto, trasmissione di TMW Radio. Queste le sue considerazioni sul prossimo turno di Serie A e sul momento di alcune squadre:

Milan-Napoli è una sfida importante, ma avrà tanti assenti.

"Con organici così importanti è normale attingere dai giocatori che possono sostituire gli assenti. Milan e Napoli non si sono mai lamentate, sarà una partita importante con gli azzurri che devono recuperare il terreno e riassestarsi soprattutto a livello di equilibri difensivi. I rossoneri hanno delle chance perché sono usciti dalle coppe. Il problema Coppa d'Africa poi riguarderà tutte e due le squadre. Se la giocheranno attraverso il gioco entrambe".

Come mai Sarri non riesce a trovare continuità?

"Ho sentito che opereranno a gennaio e in prospettiva futura con almeno 5-6 giocatori. Per come deve giocare Sarri mancano calciatori importanti, soprattutto in difesa. Poi serve un play, i terzini non ne parliamo e anche a livello offensivo... Questi acquisti dovranno essere confacenti a quello che Sarri chiede per fare il suo gioco. Con Simone Inzaghi non c'erano i problemi a livello difensivo che ci sono con Sarri. La Lazio prende tanti gol, i numeri parlano chiaro".

Inzaghi è meglio di Conte?

"I conti si fanno alla fine. Conte dopo l'uscita dall'Europa ha rivisto certe situazioni, ha blindato la difesa, giocava in modo diverso per ottenere l'unico risultato rimasto dopo l'addio alle coppe. Dopo le partenze estive Inzaghi si è fatto voler bene dalla piazza, dai giocatori e ha sfruttato un organico che è il più forte in Italia. A livello dirigenziale, specie Marotta, l'Inter ha fatto un lavoro importante, ma sarebbe potuta sprofondare. Ora c'è equilibrio ed i nerazzurri hanno una qualità del gioco alta. Mi sembrano tutti coinvolti e meno prevedibili. L'Inter ha sempre la palla a terra, mi è sembrata quasi l'Italia di Mancini, ma io vedo un calcio totale con il doppio play, i difensori che si propongono in avanti... Il gioco è più apprezzato".

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