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Di Natale: “Che talento Berardi! Su Icardi…”

In esclusiva a "Tuttosport" il campione napoletano si racconta, toccando vari temi, dal gran rifiuto alla Juve fino all'ammirazione per il talento del Sassuolo

Marco Macca

Interessante intervista rilasciata da Totò Di Natale, che in esclusiva a "Tuttosport", ha ripercorso tutte le tappe della sua carriera, dagli anni passati a Udine al gran rifiuto alla Juve, con uno sguardo sulle sue prospettive future, passando per i giovani talenti pronti a raccogliere la sua ereditá

-DEL NERI

"Il nuovo mister l'ha chiamata per un ritorno all'Udinese"?

"Del Neri non mi ha chiamato per tornare a Udine (ridendo). Mi conosce bene, sa che se prendo una decisione non torno indietro dopo qualche mese. Ho detto basta al calcio, con la testa e con il cuore, gli Highlander non esistono. Lui è un bravo allenatore, non ha bisogno di me. Spero soltanto che risollevi l'Udinese".

-LA NUMERO DIECI

"La dieci ancora in campo all'Udinese?

"Scelta della società, sinceramente penso sia quella giusta. Mi sarei aspettato una telefonata, anche solo per avvertirmi della decisione. Da quando ho smesso ho parlato con la società solo una volta, si era chiacchierato di tante cose: poi non se ne è fatto nulla."

-RUOLO IN SOCIETÁ

"Vede un ruolo in società? "."Cosa pensa del rifiuto di Maldini"?

Mi sarebbe piaciuto lavorare coi giovani, o affiancare il direttore sportivo. Maldini? Paolo ha ragione. Quando hai fatto la storia di un club, lui del Milan e io dell'Udinese, non puoi accettare di fare semplicemente il pagliaccio. Io ho l'Udinese nel cuore e terrò sempre la porta aperta al club".

-LA JUVE E QUEL GRAN RIFIUTO

"Che partita sará Juventus-Udinese"? "Rifiuterebbe ancora i bianconeri"?

"Juventus-Udinese? Affrontare la Juve di ora è dura per tutti, ma noi abbiamo sempre fatto ottime partite a Torino. Speriamo sia così anche stavolta. Pentito di aver rifiutato la Juventus? Assolutamente no. Fu una scelta di vita, col cuore: volevo restare a Udine con la mia famiglia. In tanti mi hanno etichettato come stupido, tornassi indietro mi comporterei allo stesso modo. E poi alla Juventus non sarei arrivato a 209 gol in Serie A, e quando mi vedo in quella classifica accanto a Totti, Baggio...capisco che qualcosa di buono ho fatto in carriera. Riuscirei a giocare in questa Juventus? Premesso che ho smesso, ci sono tanti campioni. Ci vorrebbe giocare chiunque in questa Juventus, ci sono Pjanic, Higuain, Dybala, che fa giocate come il primo Messi, io ci ho giocato contro. E' fenomenale. Se penso che l'Udinese rischiò di portarlo in Italia prima del Palermo".

"Lei ha un debole per Dybala. Se la giocherà con Higuain e Icardi per il titolo di capocannoniere?"

"L'anno prossimo secondo me prenderà il 10, è perfetto per quel numero. La 10 è come una Ferrari: non tutti sanno guidarla. Per caratteristiche mi vedrei meglio in coppia con Higuain, ma che divertimento combinare con Dybala, un po' come ho fatto con Sanchez. Che periodo, eravamo uno squadrone: lui, Benatia. Lo dissi a Pozzo: se non vendiamo nessuno e facciamo due acquisti, lottiamo per lo scudetto. Non aver vinto nulla è l'unico rimpianto. Higuain è il più forte centravanti del mondo, se continua a segnare 30 gol a campionato mi prende. Per età e forza, penso sia l'unico che possa superarmi: potenzialmente può fare una doppietta a partita. Quest'anno il titolo di capocannoniere se lo giocheranno lui, Icardi, Dzeko e Borriello".

-BERARDI E GABBIADINI

"Chi le piace degli italiani emergenti"?

"Berardi è un talento, giovane, capisco la sua scelta: ha tutto il tempo per compiere il salto in una big: lo vedo in una grande. A De Laurentiis dico di fidarsi di Gabbadini: esploderà."