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Inter, con Inzaghi nuova dimensione europea. TS: “Liverpool e Real Madrid…”

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I nerazzurri in questa stagione sono tornati protagonisti anche in Champions League dopo i deludenti risultati degli scorsi anni

Fabio Alampi

Tuttosport ha voluto analizzare e nobilitare il percorso europeo dell'Inter di Simone Inzaghi, anche alla luce dei risultati dei quarti di finale di Champions League: "Vedere Real Madrid e Liverpool in semifinale di Champions nobilita ancora di più la campagna europea condotta dall'Inter. Perché è vero che la squadra di Simone Inzaghi ha perso tre dei quattro scontri diretti giocati contro le corazzate guidate da Carlo Ancelotti e Jurgen Klopp; però è altrettanto vero che soltanto nel match del Santiago Bernabéu la sconfitta è stata meritata pure sul campo. All'andata con il Real, prima che Rodrygo firmasse il golpe a un minuto dal 90', il migliore in campo era stato Thibaut Courtois e agli atti rimangono pure i 18 tiri prodotti dall'Inter senza però segnare (un'enormità). Pure con il Liverpool l'Inter ha perso nel finale (l'uno-due portato da Firmino e Salah è maturato nell'ultimo quarto d'ora) ma per un'ora i nerazzurri avevano tenuto botta con i Reds, centrando pure una clamorosa traversa con Hakan Calhanoglu nel primo tempo. Ricordare tutto questo, non è un tentativo di revisionismo ma dimostra come, grazie al lavoro fatto da Inzaghi alla Pinetina, l'Inter abbia acquisito una dimensione europea che non era riuscito a darle Antonio Conte, capace sì di arrivare in finale di Europa League (approfittando però della formula inedita partorita dalla Uefa per portare a termine la stagione segnata dallo scoppio della pandemia), ma pure colpevole della doppia eliminazione nel gironcino di Champions. Inzaghi non solo ha riportato i nerazzurri nell'aristocrazia del calcio europeo dopo dieci lunghi anni, ma ha pure dimostrato come la distanza tra chi lotta per vincere la Coppa non sia poi così ampia".

"L'ultimo gradino deve compierlo la società. Proprio il doppio confronto con il Liverpool ha dimostrato come la vera differenza sia stata marcata in panchina: a San Siro Klopp ha fatto entrare Firmino, Diaz ed Henderson nel primo quarto d'ora della ripresa per dare una scossa alla partita; mentre al ritorno - in assenza di Barella - Inzaghi aveva solo Gagliardini e Vecino come alternative ai titolari per imprimere forza al centrocampo. Per questo è giusto credere che, con un organico più qualificato anche nelle seconde linee, l'Inter possa pensare di alzare l'asticella anche in Europa. E finirla quindi di sentirsi un’imbucata al party, come accadeva negli anni di Spalletti e Conte".

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