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Domenghini: “Barella sembra nato per giocare a calcio. Italia, io ci credo”

Getty Images

Le parole dell'ex calciatore: "Abbiamo una squadra giovane ma di talento. Bisogna vincere il girone e poi guardare avanti"

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni de Il Mattino, Roberto Domenghini, ex calciatore, ha parlato così dell'Italia in vista del debutto nell'Europeo di stasera.

L'uomo decisivo?

«Roberto, ovviamente. È come Valcareggi: un genio, un visionario, uno che predica un calcio spregiudicato in un'epoca in cui si tende sempre a speculare e a stare dietro alla linea del pallone. Lui come Ferruccio non ha paura. Mancini ha avuto la fortuna di trovare 5-6 giovani di qualità, ma poi ci ha messo del suo. Li ha amalgamati alla perfezione e gli ha messo in testa le sue idee di calcio offensivo. Mi piace questa Nazionale che imposta il gioco e vuole imporsi in mezzo al campo. Una novità che ci fa bene».

C'è un Domenghini in questa Italia?

«Direi proprio di no. Oggi le caratteristiche sono completamente diverse. Si gioca un calcio totalmente diverso. Impossibile fare dei paragoni».

Ma un calciatore che le piace ci sarà...

«Certo: Barella. Sembra che sia nato per giocare a calcio. È tecnico, salta l'uomo e va subito in pressing».

Dove pensa che possa arrivare questa Italia?

«Mi auguro il più in alto possibile. Faccio il tifo per il mio amico Roberto e spero possa fare proprio come noi. Abbiamo una squadra giovane ma di talento. Bisogna vincere il girone e poi guardare avanti. Anche perché ci sono tante altre nazionali attrezzate che possono fare paura. Ma io ci credo. Quando vedo Roberto sulla panchina dell'Italia ripenso alle tante estati passate insieme in Sardegna. Quel posto se lo merita tutto e sono sicuro che la sua idea di calcio ci farà bene».

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