Ecuador-Brasile, Gabigol in panchina. Tite: “Lui fa eccezione. Gabriel Jesus invece…”

In vista del primo impegno di questa pausa nazionali, in programma contro l’Ecuador nella capitale Quito, il Brasile di Tite sta studiando il modo migliore per affrontare la prima della classe. Fa parecchio strano, certo, ma la realtà dice che la Seleçao è partita per la trasferta in Ecuador da sesta in classifica nel torneo di qualificazione al Mondiale di Russia 2018. Di fronte, alle ore 23 di questa sera, troverà una Tricolor che - in compagnia dell’Uruguay - dopo 6 partite guarda tutti dall’alto.

In conferenza stampa, il ct Tite ha spiegato quanto conti il risultato, in questo caso, rispetto al bel gioco. Successivamente, ha giustificato alcune probabili scelte di formazione, legate a Gabriel Jesus e Gabigol: "Cercherò di mettere in campo la squadra tenendo conto di quello che i giocatori fanno nei loro club. Perché Jesus e non Gabigol? Prima di criticare le scelte, guardate quello che l’allenatore proverà a fare. Da ct guardo dove giocano i ragazzi nei loro club di appartenenza, guardo i ruoli e i moduli con cui si allenano, eccetto Gabigol, che è nuovo e si è appena trasferito. Gabriel Jesus, giocando come terminale offensivo nel Palmeiras, è capocannoniere del Brasileirao. Come giocano Marcelo, Miranda, Neymar e Willian nelle loro squadre? La mia idea è quella di attaccare con sei uomini in fase offensiva".

In base a questa filosofia, Tite dovrebbe schierare questo undici: Alisson; Dani Alves, Marquinhos, Miranda (capitano), Marcelo; Casemiro, Paulinho; Renato Augusto, Willian, Neymar; Gabriel Jesus.