Ronaldo, quello vero. E' arrivato all'Inter nel momento più importante della sua carriera, aveva appena vinto il pallone d'oro e di lui Moratti dice che le altre grandi lo consideravano un affare impossibile e per quello non c'era tanta concorrenza. Lo aveva preso e lo aveva trattato come un figlio, il presidente. Quando si è fatto male al ginocchio gli è stato vicino. Poi la rottura quando gli chiese di scegliere, dopo il trauma del 5 maggio, o lui o Cuper. Se ne andò al Real, il fenomeno e tornò in Italia poi. Ma andò al Milan e quando segnò nel derby e fece il gesto delle orecchie, come a dire fatemi sentire l'urlo, il patron nerazzurro non gliela perdonò e quando il risultato fu ribaltato (2 a 1, i gol interisti furono di Cruz e Ibra) partì un gesto dell'ombrello dalla tribuna che è praticamente storico. Adesso Moratti ha ceduto a Thohir e Ronie di lui oggi ha detto: "Vorrei riavvicinarmi. Ha speso tanto, giusto che si sia ripreso un po' di soldi. Io? Sono unico". E le sue parole sono finite anche sulla prima pagina de La Gazzetta dello Sport in edicola oggi.
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EDICOLA – GdS, Ronaldo: “Io sono unico. Vorrei riavvicinarmi a Moratti”
Ronaldo, quello vero. E’ arrivato all’Inter nel momento più importante della sua carriera, aveva appena vinto il pallone d’oro e di lui Moratti dice che le altre grandi lo consideravano un affare impossibile e per quello non...
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