ultimora

Eto’o, si spiega la lotta alla Samp: di mezzo il ‘figlioccio’. Ag: “Se uno come lui…”

Il gran caos che Samuel Eto’o ha scatenato contro la Sampdoria vivrà presto un punto di svolta: lunedì prossimo, a Milano, è stata fissata la famosa conferenza in cui svelerà al mondo le ragioni che lo hanno portato a denunciare la società...

Dario Di Noi

"Il gran caos che Samuel Eto’o ha scatenato contro la Sampdoria vivrà presto un punto di svolta: lunedì prossimo, a Milano, è stata fissata la famosa conferenza in cui svelerà al mondo le ragioni che lo hanno portato a denunciare la società blucerchiata (leggi qui per saperne di più). Qualche anticipazione l’ha raccontata oggi Il Secolo XIX, che riporta anche le parole dell’agente George Gardi, membro del suo entourage: «Se un campione come Eto’o viene in Italia, lui che non ama rilasciare interviste, significa che qualcosa da dire ce l’ha... Sarà accompagnato da due legali perché le cose che dirà avranno conseguenze legali, non è un problema di buonuscita...». L’agente ha poi parlato anche di «sanzioni Fifa e indagine federale...». Il problema, come detto, non dovrebbe essere la buonuscita, ma qualcos’altro.

"Secondo quanto raccolto da Il Secolo XIX, molto è legato ad un giovane ragazzo camerunense, «sballottato e preso in giro in barba agli scritti». Fabrice Esseno Olinga, 19 anni, sarebbe una delle ragioni principali dei problemi tra Eto’o e la Samp. Olinga è un figlioccio dell’ex numero 9 nerazzurro, un talento che il Re leone aveva inserito nel suo accordo con la Samp dello scorso anno, e che invece ora è finito a giocare in Belgio, al Mouscron.

"

"Su di lui rischia di alzarsi un gran polverone. Il Secolo XIX si spiega così: "Olinga è noto per essere passato alla storia come il più giovane marcatore della Liga spagnola a 16 anni, quando militava nel Malaga. Nei Mondiali di Brasile 2014 è anche stato convocato dal Camerun. Eto’o, passando dall’Everton alla Samp nel gennaio 2015, si era preoccupato di inserirlo nell’affare, a fronte della sua decurtazione di stipendio. A quell’accordo Ferrero pare avesse dato l’ok e Olinga, giorni dopo, si presentò a Bogliasco pensando di allenarsi con la prima squadra, cosa che in realtà non avvenne visto che la Samp non aveva posti da extracomunitario liberi e lui, camerunese, non poteva essere inserito in lista. È qui che è nato l’inghippo per cui ora Eto’o chiede «sanzioni Fifa e indagine federale...». Da quel momento, infatti, in attesa di potersi tesserare come d’accordo col Doria, Olinga ha iniziato a girovagare per l’Europa in prestito, in attesa di essere tesserato in Italia. È stato all’Apollon Limassol, a Cipro, poi al Zulte Waregem, in Belgio, poi al Victoriu Constanza, in Romania, infine di nuovo in Belgio, al Mouscron, club che lo ha tesserato nell’ultimo giorno di mercato dopo che la Samp nuovamente non è riuscita a liberargli un posto da extracomunitario. Un calvario, accusano dalla Turchia, «per questo ragazzo sballottato e preso in giro in barba agli scritti». La Samp, per inciso, giura di non aver mancato alcun accordo e si rincresce di non aver potuto tesserare Olinga. Ma Eto’o, la cui Fondazione africana ha lanciato nel calcio questo baby prodigio quando era un bimbo, non se ne sta e annuncia battaglia. Lunedì si capirà meglio".

(Il Secolo XIX)

"[fncgallery id="537981"]

tutte le notizie di