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FELTRI: “VICENDA MARCHISIO DI UNA STUPIDITÀ SCONVOLGENTE”

Vittorio Feltri, attraverso le colonne del Giornale, ha difeso Claudio Marchisio dopo il tweet che mercoledì sera ha innescato una polemica feroce con la Rai: “Ormai il politicamente corretto ha raggiunto livelli grotteschi. Dare del «non...

Daniele Vitiello

Vittorio Feltri, attraverso le colonne del Giornale, ha difeso Claudio Marchisio dopo il tweet che mercoledì sera ha innescato una polemica feroce con la Rai: "Ormai il politicamente corretto ha raggiunto livelli grotteschi. Dare del «non vedente» a un telegiornalista che ha preso lucciole per lanterne, o non ha visto un tubo, è un «reato» di lesa dignità, una ingiuria verso un iscritto all’ordine dei redattori. Il senso di questa interpretazione linguistica ci sfugge: cosa c’è di male nel dire a un tizio, sia pure incaricato di raccontare un evento sportivo, che è «non vedente»? D’altronde, uno che non vede o è distratto o non vedente. Tertium non datur. Marchisio avrebbe potuto usare un termine diverso, per esempio: cieco. Ma cieco è vietato dai sacerdoti del politicamente corretto. Dei concetti non importa nulla a nessuno, le parole viceversa sono diventate pomi della discordia. Sui sostantivi leciti e su quelli illeciti si aprono quotidianamente dispute, scoppiano vere e proprie guerre. Il significato di una espressione non conta, la semantica è stata azzerata; siamo però all’esaltazione dell’eufemismo teso ad addolcire la realtà. Tutto ciò è di una stupidità sconvolgente. Il sordo non è meno sordo se lo chiami audioleso. Il negro non è meno negro se lo chiami nero. L’orbo non è meno orbo se lo chiami ipovedente. E il cieco non è meno cieco se lo chiami non vedente. Mi domando perché solo i poveri stitici continuino a essere chiamati impunemente stitici anziché non defecanti".

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