Ormai ogni sua intervista è un piccolo show: il presidente blucerchiato Massimo Ferrero, da quando ha comprato la Samp, non smette mai di stupire per originalità, stravaganza e “follia” (in senso naturalmente positivo): è un vulcano di idee (e di battute) tipiche solo di un personaggio particolare, un po' bizzarro, ma che comunque mancava nel mondo del calcio italiano. Le sue uscite stanno diventando un cult (linguaggio cinematografico non a caso) tanto atteso quanto puntuale. Così, l’ultima intervista Ferrero l’ha concessa al Corriere dello Sport, con qui ha parlato - ovviamente alla sua maniera - anche dell’ex giocatore e vice allenatore nerazzurro Sinisa Mihajlovic, oggi suo tecnico in prima.
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Ferrero: “Miha il migliore d’Europa, guai a chi lo tocca. Osvaldo alla Samp…”
Ormai ogni sua intervista è un piccolo show: il presidente blucerchiato Massimo Ferrero, da quando ha comprato la Samp, non smette mai di stupire per originalità, stravaganza e “follia” (in senso naturalmente positivo): è un vulcano di idee...
Ecco alcune delle sue parole: “Mihajlovic? E' il miglior allenatore al mondo. Io alla Samp l’ho trovato, potevo fare altre scelte come altre poteva farne lui. Quando abbiamo fissato il primo incontro c’era grande attesa da parte mia, forse anche tensione. Ma ero contento di incontrarlo, è una persona fantastica. Devo confessare che non provo alcuna inibizione nei confronti di nessuna persona al mondo. Eppure l’impatto con lui è stato complesso. E’ un uomo di spessore, viene da molto lontano, come me, anche se abbiamo percorso strade diverse. Ma ha la mia stessa estrazione: regole e rispetto. Quando ci siamo trovati gli ho detto: ciao, come va? Invece ho capito che nel calcio il lei è una regola. All’inizio Sinisa era sulla difensiva, fa parte del suo ruolo. Mi ha detto una frase: presidente, allora, salvezza? Gli ho risposto: no, Europa. E mi sono rovinato... Alla fine siamo finiti fuori budget di 3-4 milioni ma non mi importa. Volevo la Samp, sono stato conquistato dai colori e da molti calciatori blucerchiati. Da Sinisa e dalla gradinata. Sono orgoglioso di avere tifosi come i nostri, e guai a chi tocca Sinisa: non volevo perdere il mio gladiatore, lo difenderò sempre”.
Ferrero è poi tornato sul possibile acquisto di Osvaldo in estate, inizialmente ipotizzato (prima del suo arrivo all’Inter) ma mai realizzato: “E’ saltato per vari motivi, perché i miei collaboratori mi hanno detto che non potevamo permettercelo, non rientrava nel nostro budget. Quando sono arrivato ho trovato 80 giocatori, ora sono 26 in rosa e 13 a spasso a valorizzare le città".
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