L’ex portiere nerazzurro Alberto Fontana è intervenuto a Voci di Sport per commentare l’avvicinarsi alla stracittadina milanese e rivivere ciò che è stato per l’ex numero 12 interista la sfida tra Inter e Milan.
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Fontana bis: “Un singolo può sbloccare il derby. Kondogbia fondamentale e…”
L’ex portiere nerazzurro Alberto Fontana è intervenuto a Voci di Sport per commentare l’avvicinarsi alla stracittadina milanese e rivivere ciò che è stato per l’ex numero 12 interista la sfida tra Inter e Milan. Jimmy, a poche ore da...
Jimmy, a poche ore da derby, chi tra Inter e Milan potrà aver la meglio in questo derby di avvio campionato secondo il tuo parere?
“Il derby è una partita a parte: molto importante, che da morale, punti ed entusiasmo, soprattutto in questo avvio di stagione. L’Inter la vedo molto bene e soprattutto quadrata, la vedo avvantaggiata per via di questo inizio di campionato, ma come ho già detto è un match atipico dove la giocata di un singolo può cambiare l’equilibrio”.
Ripercorrendo la tua carriera con la maglia della beneamata, c’è un derby particolare per te che si è giocato il 24 ottobre 2004 quando, quasi a sorpresa, Mancini decise di schierarti al posto di Toldo. Che ricordo hai di quel match e come hai vissuto l’attesa?
“Francesco (Toldo, ndr) aveva problemi al ginocchio e il Mancio decise quindi di farlo recuperare schierando me in quella delicata partita. Fu un momento particolare, una grande gioia, perché quando arrivi a 38 anni e capisci di giocare quella partita dopo anni di provincia, ti rendi conto dell’importanza e della bellezza che può avere il derby di Milano. Sapevo che quel giorno dovevo dare tutto e feci quindi una buonissima partita, anche grazie ai miei compagni e alla società che, nonostante non giocassi mai, mi davano continua fiducia, Moratti e il povero Giacinto per primi!”.
Proprio legato all’ambiente, visto appunto che conosci bene Mancini e tutto l’entourage, in queste ore i calciatori come stanno vivendo l’avvicinarsi di domani sera?
“Tra le due squadre c’è un grande rispetto, nonostante entrambe si stanno preparando a vincere. Pensare che tra le due società, così tanto rivali, non ci siano mai screzi, è una cosa fantastica. Se l’Inter dovesse vincere una partita come questa potrebbe avere un’iniezione di gas non da poco, anche se non nascondo che ho una grossa stima anche di Mihajlovic che, come Roberto (Mancini, ndr), hanno due caratteri veramente tosti”.
Prova a darci il tuo pronostico e magari un marcatore o un giocatore che può essere fondamentale per entrambe le squadre?
“Mi auguro semplicemente che vinca l’Inter, penso che un calcio da fermo potrebbe sbloccare il punteggio visto che tutte e due le squadre saranno attente in campo. Kondogbia potrebbe essere fondamentale, magari trovando il suo primo goal in campionato, in una piazza e in una partita così importante”.
Tu che conosci bene la nostra Serie A, essendo il terzo di sempre come presenze in Serie A dopo Ballotta e Antonioli con i quali hai condiviso le esperienze di Cesena, come vedi questa stagione?
“La Juve è partita male, ma penso che si riprenderà e confermerà di essere ancora la candidata numero 1 anche se si sono accorciate le distanze. Vedo bene anche la Roma, ma credo veramente che quest’anno verrà deciso tutto nelle ultime partite. Chi non avrà le coppe potrà trarre beneficio: come ho sempre detto il campionato italiano non è il più bello ma sicuramente il più faticoso, per questo chi non giocherà in Europa potrà combattere maggiormente. Ovviamente mi auguro che l’Inter possa competere fino all’ultima partita per lo scudetto. Vedo bene anche il Sassuolo, non per le zone altissime, ma son sicuro che darà fastidio a molti visto che si tratta di un’ottima squadra, ben organizzata, con ottimi giovani e un allenatore dal grande carisma”.
Passiamo all’ultima domanda, un po’ personale, nel tuo futuro prossimo tornerai nel mondo del calcio o consideri conclusa qui la tua vita tra stadi e partite?
“Credo di aver concluso il mio discorso del calcio nonostante rimanga una parentesi stupenda della mia vita, adesso sono tornato a casa (Cesena, ndr) e ho deciso di concentrarmi sulla mia famiglia seguendo comunque le partite tra le mie mura. Mi è capitato che qualche direttore sportivo mi avesse chiesto di dare un parere su qualche calciatore giovane, a volte prendendoci. Il rapporto con il calcio è stato bellissimo, ma è ormai una pagina chiusa per me”.
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