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FOTONOTIZIA Radu e il saluto romano alla curva. Il rumeno ieri da Palazzi…

Il difensore Stefan Radu è stato ascoltato per un’ora ieri dal procuratore federale della Figc Stefano Palazzi, riguardo un gesto fatto verso i tifosi della Lazio dopo la partita vinta all’Olimpico il 7 aprile contro il Napoli. Il...

Lorenzo Roca

Il difensore Stefan Radu è stato ascoltato per un'ora ieri dal procuratore federale della Figc Stefano Palazzi, riguardo un gesto fatto verso i tifosi della Lazio dopo la partita vinta all'Olimpico il 7 aprile contro il Napoli. Il gesto incriminato è il cosiddetto "saluto romano". L'avvocato del club laziale, Gian Michele Gentile, ha detto prima dell'udienza che ha le foto che dimostrano che il giocatore non ha fatto questo gesto. «Radu non sapeva nemmeno che cosa fosse il fascismo, la politica non è presente negli spogliatoi della Lazio. Penso che sarà multato. Ma abbiamo dimostrato e abbiamo fatto tutto ciò che era doveroso» ha detto Gentile. La decisione sarà presa tra 15 giorni. L'8 aprile, Lazio ha rilasciato una dichiarazione sul sito ufficiale, sostenendo che il gesto di Radu dopo il match con il Napoli non è apologia di fascismo. Ricordiamo che nel 2006, l'allora capitano della Lazio Paolo Di Canio fu stato sospeso per una gara e multato di 10.000 euro, dopo il saluto romano durante la partita contro il Livorno. Di Canio fu multato sempre di 10.000 euro nel marzo 2005 per un gesto simile dopo un derby. Di Canio disse allora "che il modo per manifestare la gioia in campo non ha nulla a che fare con la politica".