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Frey: “Inter, non capisco le critiche per Lukaku. Handanovic è al capolinea. Credo che…”

Intervistato da Libero, Frey parla di Inter-Fiorentina e su Handanovic dichiara: "Vedo segnali che a livello psicologico dicono che Samir sia quasi arrivato alla fine"

Gianni Pampinella

In una lunga intervista a Libero, Sebastien Frey ha parlato di Inter-Fiorentina, Handanovic e del possibile sostituto dello sloveno. "Vlahovic è tornato in un buon momento. È un talento imprevedibile con colpi importanti. L’Inter resta solida, nonostante gli altri e bassi e le difficoltà societarie: Conte sta portando avanti un progetto importante. Sulla carta nerazzurri favoriti".

Il Lukaku di oggi ricorda l’Adriano dei tempi d’oro?

"A livello di potenza si somigliano. Sono entrambi delle forze della natura. Adri rispetto al belga aveva il tiro da lontano, mentre dentro l’area Lukaku è più finalizzatore. Non capisco le critiche per Romelu: è l’attaccante più forte della Serie A e tra i primi 5 centravanti d’Europa".

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L’Inter resta la favorita per lo scudetto oppure questo Milan è diventato la squadra da battere?

"I rossoneri sono diventa- ti la squadra da battere, nonostante le rosa nerazzurra sia più profonda e qualitativamente superiore. Il Milan però ha uno spirito di gruppo incedibile: l’amalgama che si è creato tra loro sta facendo la differenza insieme a Ibra".

Handanovic e il futuro della porta dell'Inter

Handanovic?

"Samir è stato protagonista per tanti anni. Il portiere è un ruolo ingrato, appena sei meno performante piovono le critiche. In effetti vedo dei segnali che a livello psicologico, oltre che fisico, dicono che Samir sia quasi arrivato alla fine. Finirà la stagione con onore, ma credo che in estate l’Inter punterà su un nuovo portiere titolare. Non sarà facile però trovare un nuovo Handanovic".

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Si parla, per l’estate, di Musso e Cragno...

"Mi piacciono entrambi. Musso lo vedo già pronto per fare il titolare a Milano. Cragno ha qualità da Inter ma rispetto all’argentino, che è già protagonista con la sua nazionale, è meno abituato a certe pressioni".

(Libero)

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