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G. Rossi: “Vi dico cosa non ha funzionato nell’Inter contro la Juve”.

Gianluca Rossi, noto giornalista e tifoso nerazzurro, ha parlato dal suo sito della gara di ieri, persa dall’Inter contro la Juve. Ecco la sua chiave di lettura del match: “Stavolta il derby d’Italia è andato alla Juve e, in...

Alessandro De Felice

Gianluca Rossi, noto giornalista e tifoso nerazzurro, ha parlato dal suo sito della gara di ieri, persa dall'Inter contro la Juve. Ecco la sua chiave di lettura del match: "Stavolta il derby d'Italia è andato alla Juve e, in tutta onestà, non poteva essere diversamente, visto che l'Inter che all'andata aveva espugnato lo Juventus Stadium era ben diversa da quella che stavolta ha potuto opporre ai bianconeri solo un po' di cuore. Nel 2-1 bianconero, i gol di Quagliarella e Matri, punte di riserva, bastano e avanzano per sancire il solito discutibile approccio nerazzurro alla partita, quello di Quagliarella dopo appena tre minuti, e quello di Matri nella ripresa, il puntuale ed intollerabile rilassamento, appena trovato il pareggio con Palacio.

Quagliarella si è subito inventato un gol da cineteca, che ha gelato tutto lo stadio insieme a Handanovic, in colpevole divieto di sosta un paio di metri fuori porta.L'Inter ha provato a reagire con Cassano che ha impegnato Buffon in una deviazione in angolo e con Palacio di testa due volte, la prima respinta da Buffon, la seconda depositata praticamente tra le braccia del portiere bianconero.Almeno Kovacic ha confermato la buona impressione, soprattutto nella ripresa, quando ha preso sempre più frequentemente l'iniziativa di ribaltare l'azione. Proprio su una autorevole ripartenza del giovane croato, Cassano ha assistito Palacio nel bruciante inserimento per il pareggio e per il suo 20 centro stagionale. Ma sono bastati quattro minuti per rovinare tutto, perché al quarto d'ora la Juve è passata di nuovo in vantaggio, dopo che Quagliarella ha recuperato un pallone sulla linea di crossandolo basso per Matri, lesto ad anticipare Ranocchia per bucare ancora Handanovic. Poco dopo Cassano ha cercato il pareggio con una zampata sugli sviluppi di un corner.Naturalmente non sarebbe Inter-Juve senza polemiche arbitrali, con gli juventini che hanno reclamato nel primo tempo per un'uscita di Handanovic su Vidal, parso però fin troppo disponibile a cadere in area già prima del contatto col portiere nerazzurro e con gli interisti che hanno protestato con Rizzoli per un sgambetto di tacco di Chiellini su Cassano a tu per tu con Buffon. Rigore netto ma non concesso e, d'altronde l'ultimo penalty a favore dell'Inter risale proprio a Juve-Inter 1-3 e da allora è passato un intero girone di ritorno. Ognuno si faccia la sua moviola, tanto conta nulla, perché rivendendo mentalmente la gara si comprende fin troppo bene la ragione dell'enorme divario in classifica tra le due rivali. La Juve è squadra troppo solida per essere impensierita da questa problematica Inter, ogni volta e da troppo tempo in perenne emergenza, una volta per un infortunio, un'altra appena uno perde un aereo. E non è bastato Samuel a rendere questa Inter un po' più simile a quella vittoriosa allo Juventus Stadium, perché già con Alvarez in luogo di Milito, l'handicap è assicurato. Il nostro bandolero stanco avrebbe avuto pure la consegna di provare ad arginare Pirlo, missione puntualmente fallita perché anche questo non è nelle sue corde, così come la minima capacità d'interdizione o di ripartenza veloce. Insomma, Alvarez sarà pure elegante nell'incedere, ma gioca con un piede solo e a velocità sempre più irrispettose per il calcio italiano. Cose che già sapevamo e che purtroppo sanno anche quelli a cui si è più volte cercato e si cercherà di rifilarlo alla prossima occasione. All'intervallo Stramaccioni lo ha tolto per Guarin: meglio il colombiano rintronato dal jet-lag del Ricky più lento del mondo, anche se ben riposato. A tempo scaduto fallaccio su Giovinco e sacrosanta espulsione del subentrato Cambiasso, che con scuse più veloci della luce ha almeno ridotto la gravità di un gesto di frustrazione assoluta. Ma anche questo episodio la dice lunga sullo stato d'animo di una squadra che continua a rotolare in classifica e che avanti di questo passo il terzo posto che può centrare è quello del numero di sconfitte stagionali. Con questa, siamo alla decima. Buona Pasqua!"