L'Inter vuole confermarsi prima rivale della Juve e domani contro l'Udinese non vuole fermare l'ottimo avvio di campionato. Su La Gazzetta dello Sport, ne ha parlato il giornalista Luigi Garlando:
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Garlando (GdS): “Inter ora arriva il bello, Conte svela la sua F1. L’anima c’è, serve più qualità”
Il giornalista de La Gazzetta dello Sport ha parlato dell'Inter di Conte e dei prossimi impegni che attendono i nerazzurri
"Antonio Conte toglie il velo alla sua auto da Gran Premio. Cominciamo a intuire come sarà. Non c’è più tempo per smanettare ai box, bisogna scendere in pista. Ecco allora la prima da titolare di Godin, che si incastra a De Vrij e Skriniar per compattare la diga del Camp Nou. Probabilmente sarà la prima anche per Alexis Sanchez, perché il Toro Lautaro, appena tornato dal Sudamerica carico di soddisfazione e di ore di volo, riposa per la Champions. Probabilmente vedremo anche Lazaro e Barella, che Mancini ha restituito in formato Cagliari.
Finora Conte ha lavorato al motore della squadra, cioè alla sua anima. Un ottimo lavoro, certificato dalle amichevoli estive e dal debutto perentorio con il Lecce: nuova rabbia, nuovo pressing, nuova concentrazione, nuova intensità offensiva anche sul 3-0. In questo senso, il passo indietro di Cagliari, è stato una conferma più che una smentita, perché se vinci le partite che prima perdevi, giocando male, con le gambe lente, significa che ti è entrata nel cuore una nuova personalità. Però ora che si avvicinano i giganti, l’Inter deve crescere in qualità. Messo a punto il motore, vanno calibrati il telaio e l’aerodinamica. Bisogna volare. La tecnica e il movimento del Niño Maravilla possono saldare meglio Lukaku alla mediana. Candreva ha iniziato bene, ma Lazaro può dare ulteriore smalto alla rifinitura. Il sorprendente Sensi e Brozovic si sono intesi subito in regia.
L’anello più debole finora è stato il terzo (Gagliardini, Vecino...), lì dove Conte aspettava un Vidal, un assaltatore di fisico e gol. Che Barella, in azzurro, abbia fatto il meglio in coda alla seconda partita ravvicinata è un bel segnale atletico. Il ragazzo, entrato nei due gol di Tampere, che ha garra sudamericana e sente la porta può diventare l’incursore che cercava Conte. Godin immette esperienza, pericolosità da fermo, ma soprattutto lo spirito di uno che ha vinto titoli e giocato finali. Conte li chiama «giocatori di bacheca». E’ qui che la Juve per ora è inattaccabile. Due stagioni fa, Lasagna guidò l’Udinese al saccheggio di San Siro: 3-1. Prova da «pazza Inter» che Conte non vuole più vedere: pretende la terza vittoria di fila. Lukaku cerca il terzo gol. Un anno fa, decise Icardi con un rigore a cucchiaio. «Romeo» vuole dare una spallata al ricordo e filare dritto in porta".
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