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Garlando: “Inter, difesa inquietante col Villarreal. Ma la rosa è profonda e la Lu-La…”

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Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando ha parlato così di Inter in ottica Scudetto

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando ha parlato così di Inter in ottica Scudetto:

"E’come se l’Inter avesse passato l’estate a nascondersi e a smentire i pronostici di favorita che tutti le tiravano addosso, da Fabio Capello a John Elkann: una sola vittoria (Lugano) in 5 amichevoli e 10 gol subiti. La fotografia di sabato Pescara è stata particolarmente inquietante: 4 gol presi dal Villarreal che ha dilagato quasi senza volerlo, limitandosi a fare cose semplici, con tanti giovani in squadra. La difesa, che negli ultimi anni è stata il punto di forza. si è trasformata nel museo degli orrori. Tutti colpevoli, nessuno escluso. Eppure non è cambiato l’assetto della squadra e non sono cambiati gli attori; sono gli stessi che nel torneo scorso misero in fila 6 clean sheet. Significa che, in gran parte, è una questione di condizione. Skriniar ha passato l’estate con la testa sul mercato (e non è ancora finita...). De Vrij è reduce da una stagione difficile. Bastoni deve limare i suoi eccessi di sicurezza. Handanovic deve parare anche la pressione di Onana. E’ un reparto atleticamente potente, come lo è tutta l’Inter, e ha perciò bisogno di più tempo per carburare, a differenza, per esempio, del Milan, più leggero. Sabato a Lecce, nel clima elettrico dei 3 punti, vedremo sicuramente un’Inter con un’altra testa e altra reattività. Più difficile invece risolvere i problemi tattici. A Pescara mancava Brozovic e il bravo, ma tenero Asllani, ha faticato a reggere il timone. Più in generale, Inzaghi deve ritrovare la costruzione collettiva che ha fatto bella e vincente l’Inter nella stagione scorsa. Spesso è troppo frenetica la ricerca della profondità per dare a Lukaku spazi aperti da divorare in corsa. Manca la intelligente ricucitura di fascia di Perisic. Gosens, che ha caratteristiche diverse, più di spinta che di manovra, deve cambiare copione. Anche al tedesco servirà tempo".

Centrocampo

"La crescita di Calhanoglu migliorerà tutto l’organismo e anche le nuove funzioni di Lautaro che ora lavora di più in raccordo, lasciando la profondità a Lukaku. Nella stagione scorsa era Dzeko a fare il play offensivo e il Toro a caricare. La Lu-La comunque resta una garanzia: Big Rom ha preso la rincorsa per il campionato (due gol di fila, al Lione e al Villarreal). Il resto, come detto, verrà con il tempo, con la condizione e gli accorgimenti tattici. L’Inter ha un’identità tattica solida, una rosa profonda e individualità di qualità per tornare in linea con i pronostici. Anche se Inzaghi si augurava di entrare tra i canapi del campionato con altre certezze e altro spirito".

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