FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Garlando: “Corsa Scudetto? Il Milan ha Ibra ma l’Inter ha due uomini in più”

Garlando: “Corsa Scudetto? Il Milan ha Ibra ma l’Inter ha due uomini in più” - immagine 1

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando ha parlato così di Inter e Milan in ottica Scudetto

Matteo Pifferi

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Luigi Garlando ha parlato così di Inter e Milan in ottica Scudetto:

"Testa e gambe sono connesse. Lo ha appena dimostrato Lautaro. Non segnava da dicembre, contro la Salernitana ne è entrato uno e ne sono arrivati tre. Rimossa la chiusa, il fiume ha ripreso a scorrere. Il Toro e Barella erano stati i peggiori nel derby di Coppa Italia. Venerdì sono stati i migliori. Barella è la spia più indicativa della condizione atletica del gruppo nerazzurro: l’Inter ha ripreso a correre. Il primo posto, anche se per poche ore, ha riportato fiducia dopo un periodo sofferto. Se Pioli è in vetta di fatto, Simone Inzaghi lo è in potenza, avendo un turno da recuperare (contro il Bologna). Ma il giudizio sull’Inter va sospeso fino a questa sera. Uscire dignitosamente (meglio trionfalmente...) da Anfield e non spremuti atleticamente, come all’andata, è fondamentale per il campionato, a cominciare da domenica: affrontare il Toro di Juric è cosa tosta e dispendiosa. Senza coppe, il Milan può assorbire le fatiche di Napoli. L’euforia aiuta a recuperare. Pesantissima la vittoria al Maradona, che ha rigenerato l’autostima e mostrato una buona condizione. A trasmettere serenità è anche la piena affidabilità dei due mister. Bravissimo Inzaghi a fare sentire sempre la fiducia a Lautaro e a tenerlo vivo emotivamente. Ancor più bravo Pioli che ha confermato di saper ritoccare il Milan per renderlo spiazzante, come l’Inter fatica a fare. L’Inter ha la forza dell’esperienza e dello scudetto al petto, ma i giovani rossoneri hanno personalità da vecchi, come dimostrato domenica sera nel torrido Maradona".

Garlando: “Corsa Scudetto? Il Milan ha Ibra ma l’Inter ha due uomini in più”- immagine 2

Calendario

"Le strade di Milan e Inter, da qui al 22 maggio, più o meno si equivalgono. Lo conferma la somma dei punti delle dieci squadre da affrontare, recupero escluso, alla luce della classifica attuale. Quelle del Milan fanno 358, quelle dell’Inter 356. Siamo lì. Diversa è l’altimetria. Il Milan pedala in pianura nelle prossime 5 giornate, mentre nelle ultime 5 affronta solo squadre che stanno nella parte sinistra della tabella, con montagne tipo Lazio e Verona fuori e Atalanta in casa. Pioli dovrà essere bravo a imporre ritmo alto anche in pianura, perché si buca pure lì. Al Milan è già successo: Spezia, Salernitana… Theo Hernandez dovrà imporsi una scivolata salvifica nella sua area, come al Maradona, anche col Genoa. Umiltà e sacrificio, non solo talento. Al contrario l’Inter, uscita dal frullatore Liverpool, avrà subito due incroci delicati con squadre atleticamente impegnative (Toro, Fiorentina) prima della partitona con la Juve e un’altra montagna (Verona). Qui l’Inter rischia di ritrovarsi attardata, ma può recuperare in discesa, buttandosi in picchiata come dal Poggio fino a via Roma, nelle ultime 6 giornate (a parte il colle Mou)".

Garlando: “Corsa Scudetto? Il Milan ha Ibra ma l’Inter ha due uomini in più”- immagine 3

Uomini del finale, da Gosens a Ibra

"Delle 8 reti dell’ultima stagione laziale, Correa ne ha segnate 6 da marzo a maggio. Il Tucu è corridore da praterie asciutte. Gosens invece ha cingoli buoni per tutte le stagioni. Hanno già trasmesso buoni segnali di affidabilità. Per concedersi una prima parte di stagione così dominante, l’Inter ha speso tantissimo e, di recente, ha avuto una flessione fisiologica. Le gambe forti e fresche di Correa e Gosens aiuteranno Inzaghi nell’ultimo chilometro tricolore. Il tedesco potrà far rifiatare Perisic, miglior nerazzurro della stagione; l’argentino potrà alternarsi a Lautaro e Dzeko, soprattutto quando si spalancheranno spazi. Edin e il Toro, che finalmente hanno costruito un gol insieme, se davvero diventeranno coppia, incideranno ancora di più. Poter lanciare Ibrahimovic nell’ultimo chilometro è un bel sollievo per Pioli. Perché Ibra porta gol. E’ ancora capocannoniere (8 reti), con Leao e Giroud, pur avendo giocato meno. Perché Ibra ha vinto tanto e insegna come si fa. Perché Ibra trasmette coraggio e costringe tutti a dare il massimo. A vederlo con le mani alle orecchie («Non sento...») mentre Napoli gli canta “zingaro”, prendono forza tutti. Tra l’ottima partita napoletana di un Milan che appariva in calo e la presenza di Ibra in spogliatoio c’è relazione. Sarà un’altalena fino alla fine, ma Milano è pronta e lo sa: a spingerla forte, l’altalena ti spara sulla luna".

tutte le notizie di