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Gazzetta: “Giustizia sportiva non punirà severamente Sarri perché Mancini non è gay”

Nell’attesa che la giustizia sportiva, domani, si esprima sulle offese di Sarri all’indirizzo di Mancini la Gazzetta dello Sport prova a ipotizzare lo scenario: “Domani la giustizia sportiva non dovrebbe qualificare...

Sabine Bertagna

Nell'attesa che la giustizia sportiva, domani, si esprima sulle offese di Sarri all'indirizzo di Mancini la Gazzetta dello Sport prova a ipotizzare lo scenario: "Domani la giustizia sportiva non dovrebbe qualificare l'episodio come un esempio di discriminazione omofoba, ma come una offesa generica, punibile dunque con una o due giornate di squalifica. Peraltro da scontarsi nella stessa competizione, quindi in coppa Italia (nella prossima stagione, vista l'eliminazione del Napoli). Il ragionamento a monte della decisione richiede una spiegazione: come una curva viene chiusa solo quando epiteti razzisti sono rivolti contro giocatori di colore, così essendo l'esternazione di Sarri rivolta a Mancini, notoriamente eterosessuale, l'episodio non viene classificato come razzista, ma soltanto offensivo. In pratica Mancini è notoriamente non gay, dunque l'offesa non era discriminatoria." 

In mattinata si era parlato di una pena decisamente più grave, con l'applicazione dell'articolo 11 delle Noif, che punisce un tesserato con almeno 4 mesi di stop in caso di "comportamento discriminatorio e ogni condotta che comporti offesa per motivi di sesso". Secondo la Rosea potrebbe scattare un supplemento d'indagine da parte della Procura federale (che ha già sentito Mancini) e che potrebbe avviare un'inchiesta con relativo deferimento di Sarri ed eventualmente una squalifica più lunga.