Gds – Mancini ha la sua arma segreta e non è Shaqiri. Il tecnico cambia le gare con…

Restato ai margini dell’Inter per un bel periodo, le ultime gare di campionato hanno, di fatto, rilanciato Lukas Podolski. Il tedesco è la miccia del 4-2-3-1: e la detonazione porta sempre a qualcosa di buono. Mancini ormai lo sa: Shaqiri per ora guarda dalla panchina (forse sabato sera tornerà titolare: forse), e il tutto perché il tecnico sa che se le cose vanno malino o sono impantanate c’è sempre la variante tattica per la svolta, cambiando la quadra in corso e cioè  dal 4-3-1-2 iniziale al 4-2-3-1,inserendo, appunto, il campione del Mondo.

Mancini è bravo ma anche grazie a Poldi  ha rivoltato le partite (rischiando anche moltissimo, per esempio contro friulani e Klose) spalmando la propria squadra larga e asfissiante. Contro la Roma, Stramaccioni e la Lazio ce l’ha fatta. A Napoli (2-2 in rimonta) e contro la Juve un girone fa (1-1 sfiorando l’1-2 e la quasi rissa con Osvaldo) ha rimontato. I

l tecnico nerazzurro sta comunque dimostrando tutta la sua capacità di incidere sulle partite, vedi ad esempio, la gara di Napoli, sotto 2-0, inserendo Hernanes al posto di Brozovic e con Guarin-Medel; Shaqiri-Hernanes-Palacio; Icardi arrivare al pareggio (2-2).  Poi, eccoci agli ultimi tre esempi: che portano 9 punti. L’Inter riceve la Roma in casa.

Solito 4-3-1-2 che cambia al 35’st: davanti alla difesa resta il duo Hernanes-Kovacic, poi Podolski-Shaqiri-Palacio dietro a Icardi. Finale, 2-1. A seguire, la trasferta di Udine: Strama rimane con 9 soldati, l’Inter rischia tantissimo e Mancini infila Podolski al 20’ st. Medel e Kovacic stanno davanti alla difesa e i tre dietro a Icardi sono Poldi-Hernanes-Palacio. Ed è il tedesco che risolve col suo unico gol in Italia. Per chiudere, la trasferta di Roma: Lazio in 9, Handanovic mura Klose, Podolski entra al 1’ st e la composizione è Medel-Kovacic con Podolski-Hernanes-Palacio dietro a Icardi.