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GdS – Parliamo al vento ma all’Inter più che Eder serve un altro giocatore. Ieri infatti…

La Gazzetta dello Sport, nell’analizzare la partita di coppa Italia persa dall’Inter contro la Juventus, mette alla luce un interessante paradosso: nella serata in cui per la prima volta ha cercato di giocare un calcio più pulito e lineare, e...

Riccardo Fusato

La Gazzetta dello Sport, nell’analizzare la partita di coppa Italia persa dall’Inter contro la Juventus, mette alla luce un interessante paradosso: nella serata in cui per la prima volta ha cercato di giocare un calcio più pulito e lineare, e meno fondato sulla fisicità e velocità, i nerazzurri  hanno  preso una bastonata.I numeri sul possesso palla, sui passaggi e sulla supremazia territoriale premiano i nerazzurri: 57 a 43 il primo, 571 a 420 i secondi, 53 a 47 la terza. Mancini si è presentato con un 4-1-4-1 votato alla ricerca dell’ampiezza, cioè delle fasce laterali, e con un giropalla più insistito e rasoterra, meno affidato al caso del lancio lungo. Però che cosa te ne fai della larghezza e dei cross se al centro dell’attacco piazzi una seconda punta o trequartista come Jovetic, attaccante talentuoso, ma non un ariete o un rapace dei sedici metri? Mai come ieri sera sarebbe servito Mauro Icardi come centravanti e invece Maurito è rimasto in panchina a languire fino a un quarto d’ora dalla fine. Buone intenzioni nella serata sbagliata, verrebbe da dire. A casa della Juve tanto valeva insistere sul solito canovaccio della forza e della fase difensiva portata all’eccesso. Per cambiare pelle quest’Inter non ha bisogno di un altro attaccante, ma di un regista con visione. Più che Eder o Soriano occorrerebbe Biglia, ma sappiamo di parlare al vento.