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Orsi: “Spalletti non un grande comunicatore, ma sicuramente uno dei migliori allenatori”

Il tecnico dell'Inter ha saputo toccare le corde giuste dei suoi giocatori

Andrea Della Sala

Il derby vinto dall'Inter contro il Milan è frutto di una grande prestazione da parte dei nerazzurri e anche merito del tecnico Luciano Spalletti che ha saputo toccare le corde giuste dopo l'eliminazione dall'Europa League.

"Dopo le tante critiche sulla gestione del caso Icardi e l’ingloriosa uscita dall’Europa League, Spalletti – che tatticamente non ha niente da imparare da nessuno – tira fuori una partita quasi perfetta nel momento più difficile della stagione. Una partita, cioè, studiata in ogni particolare a partire dalla mossa di Vecino schierato trequartista e dall’intenso ritmo che ha voluto imprimere al gioco dei nerazzurri. Che il tecnico toscano l’abbia fatto proprio nel derby sta a dimostrare che questa Inter, anche se priva del suo ariete argentino, riesce a muoversi bene in campo a prescindere dagli uomini che schiera. Si potrà dire che il Milan non è stato lo stesso delle ultime partite, ma rimane vero che è merito dell’Inter aver annichilito la squadra di Gattuso e averla resa una squadra vulnerabile, soprattutto tra difesa e centrocampo, dove Spalletti ha piazzato a sorpresa proprio Vecino, autentico mattatore della serata. Il centrocampista, infatti, ha subito sbloccato la partita e ha impedito a Bakayoko di essere un riferimento importante sull’uscita dei difensori", spiega Fernando Orsi a Tuttosport

"Inoltre, da sottolineare anche l’aggressività di Gagliardini che non ha fatto respirare i rossoneri, e la risolutezza di Asamoah che. fermo sulla linea dei terzini, non ha dato a Suso la possibilità di incidere. Il 3 a 2 è un risultato ingannevole: suggerisce una partita sospesa sul filo e dall’esito incerto fino al triplice fischio – anche se, a onor del vero, un salvataggio miracoloso da parte di D’Ambrosio sulla linea di porta in pieno recupero c’è stato. In ogni caso, l’Inter questo derby lo ha vinto con merito. Tra l’altro, Spalletti sembra aver trovato il modulo giusto lì davanti, con Lautaro Martinez che si muove tanto sul fronte offensivo lasciando spazio agli inserimenti dei centrocampisti o degli esterni. E la posta in gioco, per lui, era alta: un risultato negativo chissà quali conseguenze avrebbe portato. Ma se l’Inter pensa, per il prossimo anno, a un altro allenatore, si ricordi che Spalletti magari non sarà un grande comunicatore né un gestore di prim’ordine, ma come allenatore è senza dubbio uno dei migliori in circolazione", l'analisi dell'ex portiere sul quotidiano.

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