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La Stampa – D’Ambrosio e Benassi, destini incrociati: oggi sfida al proprio passato

Di fronte oggi l'ex gioiello nerazzurro e l'ex capitano del Torino, ora a parti invertite

Marco Astori

Danilo D'Ambrosio e Marco Benassi, oggi contro il loro passato. Il primo è stato per anni padrone della fascia granata, mentre il secondo ha debuttato nel calcio dei grandi proprio con la maglia nerazzurra. Stasera saranno di fronte, ma a maglie invertite, come si legge tra le pagine del Giornale: "A diciotto anni aveva già debuttato in Serie A e in Europa League: il suo futuro, complice anche un contratto fino al 2017, sembrava a forti tinte nerazzurre. Invece Marco Benassi, 23 anni compiuti a settembre, affronterà l’Inter da capitano del Toro. Un destino legato indissolubilmente a quello di chi, come Danilo D’Ambrosio, ha invece fatto il percorso inverso. Torino-Milano solo andata per il terzino, arrivato alla corte nerazzurra grazie ad un’operazione che ha permesso ai granata di assicurarsi proprio Benassi in comproprietà, prima che il presidente Cairo rilevasse - nell’estate 2015 – la seconda metà del cartellino".

"Ecco perché i due giocatori sotto la Mole non si sono mai incontrati - continua il Giornale - Benassi, che a portare il peso della fascia è abituato, affronterà da ex la squadra che per prima ha creduto nelle sue qualità, prelevandolo dal Modena e facendolo crescere all’ombra di grandi campioni. Il salto decisivo grazie a Stramaccioni, che dalla Primavera lo promosse in Prima squadra, la consacrazione in A con Ventura, la conferma con Mihajlovic. Dalla parte opposta, invece, il pubblico granata ritroverà quel Danilo D’Ambrosio che nel convulso mercato del gennaio 2010 il Toro aveva pescato dalla Lega Pro: una promozione dalla B, l’esordio nella massima serie, il corteggiamento delle grandi del campionato. Sullo sfondo un rapporto con la piazza granata non sempre facile: la difficoltà di un accordo per il rinnovo del contratto in scadenza, nella stagione 2014-2015, obbligò il Toro ad assecondare il volere del terzino lasciandolo partire, a malincuore, a gennaio".

(Giornale)