«Tutto fatto, c’era la volontà delle società e dei giocatori,non quella dei tifosi. La Nord e non solo la Nord, si è messa di traverso». Questo il racconto de Il Giornale e delle cause del dietrofront nerazzurro: «Erick Thohir aveva già capito e messo tutto in stand by, un buon pretesto è il disaccordo sul conguaglio da incassare. Cambia lo scenario. Cosa è successo? Tutto nasce quando Guarin tramite il suo procuratore non accetta il rinnovo offerto dall’Inter, da 2,2 a 3 milioni a stagione. Non c’è fretta, la scadenza del contratto è lontana, nessuno si preoccupa, ma l’Inter viene a sapere che Ferreyra sta parlando con la Juve.Non si può, è contro il regolamento anche se lo fanno tutti, peraltro è indimostrabile e nel caso scatterebbero deferimenti e nuovi strascichi fra due club che faticosamente cercano una tregua. Guarin già sul mercato ora è una cessione forzata, viene offerto a mezza Europa, Mourinho si informa e lui chiede 5 milioni di ingaggio. Josè lo spesa. A questo punto Mazzarri rinnova il desiderio Vucinic. Le parti si sentono, la Juve chiede 10 milioni, l’Inter non li ha, scatta l’idea dello scambio. Di sicuro l’Inter accetta, e senza conguaglio. La Juventus aveva già programmato la cessione di uno fra Vidal, Pogba o Marchisio. Guarin andava a guadagnare 3,5 mln a stagione».
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Giornale: «Ecco come è nata la trattativa Guarìn-Vucinic. L’agente…»
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