L'affare concluso ieri tra la Saras dei Moratti e la società russa Rosneft ha la sua eco anche e ovviamente in ambito calcistico. Il GIornale prefigura uno scenario: «Ci risiamo: Inter sommersa da un mare di guai, infortuni, errori, ingiustizie arbitrali (anzi malafede detta con Moratti) ma ieri d’improvviso la lieta novella, non per la classifica piuttosto per il portafogli del presidente. Il gruppo russo Rosneft ha acquisito parte di azioni (12,7%) della Saras in mano ai Moratti ed ora i fratelli metteranno nella cassaforte personale (non dell’azienda) 178,4 milioni di euro da dividersi. E ognuno ne farà l’uso migliore, fermo restando che il 50,02% di azioni Saras rimarrà in mano ai Moratti. Probabile che il presidente nerazzurro usi una parte del gruzzolo per riassestare il bilancio dell’Inter che ha chiuso la semestrale con un passivo di 60 milioni. Certo, i danari non sono tutto. Ma aiutano se Moratti potrà spenderli per la società. L’idea di non cambiare allenatore si sposa anche con il costo economico.
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Giornale: «Moratti-Saras, soldi freschi che per il futuro potrebbero servire…»
L’affare concluso ieri tra la Saras dei Moratti e la società russa Rosneft ha la sua eco anche e ovviamente in ambito calcistico. Il GIornale prefigura uno scenario: «Ci risiamo: Inter sommersa da un mare di guai, infortuni, errori,...
Fantasia di alternative: gli amici di Lucescu continuano a soffiare l’idea, nonostante il tecnico abbia già firmato il rinnovo in Ucraina. Si affaccia l’ipotesi Donadoni, l’ideale sarebbe Spalletti, poi Blanc e Simeone. Dal Brasile spunta Tite, allenatore Corinthians. Poi va ricostruita la squadra con almeno 4 acquisti, oltre Icardi, Campagnaro, Andreolli, Botta. Guarin è spendibile nelle cessioni: vale 20 milioni».
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