Si è tenuta ieri l'arringa difensiva di Antonio Giraudo in Corte d'Appello. L'avvocato Massimo Krogh ha parlato per più di un'ora, cercando di smontare la tesi dell'associazione a delinquere e insistendo sul fatto che Giraudo fosse stato condannato per tre gare della Juventus e quindi non sarebbe, sempre secondo la difesa, promotore di frodi calcistiche insieme a Moggi e ad altri. Krogh ha insistito poi sull'archiviazione del caso da parte di Guariniello, archiviazione avvenuta prima che le indagini passassero agli inquirenti di Napoli. Ma il concetto di reato di corruzione tirato in ballo da Krogh dimentica la sentenza Casoria, che ha definito senza possibilità di travisare come anche solo l'intenzione di reato valga di fatto come illecito. Il secondo difensore di Giraudo, Galasso, ha poi riportato sul banco il tema delle intercettazioni, facendo ascoltare akcune telefonate nelle quali si chiedeva di non sbagliare a favore della Juventus. Telefonate estrapolate, come era già successo nel processo di Moggi, da un contesto molto chiaro. Un contesto dove era necessario specificare quando era meglio non sbagliare a favore dei bianconeri (tipo prima delle elezioni federali) per non dare troppo nell'occhio. Il 5 dicembre è attesa, finalmente, la sentenza.
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Giraudo, arringa difensiva finale. Il 5 dicembre sentenza
Si è tenuta ieri l’arringa difensiva di Antonio Giraudo in Corte d’Appello. L’avvocato Massimo Krogh ha parlato per più di un’ora, cercando di smontare la tesi dell’associazione a delinquere e insistendo sul fatto...
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