FC Inter 1908
I migliori video scelti dal nostro canale

ultimora

Giroud: “Ero vicino all’Inter, chiesi a Cristo cosa fare. Scudetto? Ci crediamo”

Giroud: “Ero vicino all’Inter, chiesi a Cristo cosa fare. Scudetto? Ci crediamo” - immagine 1

L'attaccante francese carica l'ambiente rossonero: "Abbiamo le qualità per restare in corsa fino alla fine"

Fabio Alampi

Olivier Giroud, attaccante del Milan, ha concesso un'intervista al Corriere dello Sport. Tra i tanti temi toccati, la corsa scudetto e alcuni retroscena di mercato: "Dopo la sconfitta di lunedì abbiamo ripreso a guardare avanti. Naturalmente abbiamo analizzato gli errori commessi per migliorare ancora, ma nel calcio dopo un risultato negativo, non puoi fossilizzarti su quello: è necessario voltare pagina e ripartire subito. Ora, dunque, massima concentrazione sulla Juventus: sarà una grande partita e abbiamo bisogno di una prestazione migliore rispetto a quella con lo Spezia. Lo sappiamo. Ci serve una prova eccezionale per batterla".

I bianconeri sono reduci da otto risultati utili di fila in campionato, voi dallo scivolone interno contro lo Spezia.

"Non dobbiamo perdere fiducia in noi stessi o farci assalire da timori e dubbi perché abbiamo perso in casa un match che dovevamo vincere. Contro la Juventus voglio rivedere il solito Milan generoso, determinato e pronto a riscattarsi subito. D'accordo siamo caduti male, ma siamo pronti a combattere, come si dice, con il coltello tra i denti".

L'errore dell'arbitro Serra, che vi ha fatto passare dal 2-1 all'1-2, l'avete accettato con signorilità, ma lo avete anche cancellato dalla testa? Rischia di condizionare il vostro campionato?

"L'arbitro ha subito capito di aver sbagliato: ha chiesto scusa e gli si leggeva in faccia che era dispiaciuto. Purtroppo si è trattato di una situazione di gioco che è accaduta e sulla quale non possiamo fare niente. Dovevamo vincere e invece l'abbiamo perso. Messa così, è davvero tanto frustrante, ma penso che anche noi abbiamo le nostre responsabilità: potevamo chiudere il confronto segnando il 2-0 e non ci siamo riusciti. Ora è necessario usare questa frustrazione che ci è rimasta dentro per far bene con la Juventus. Non vogliamo più vivere una sensazione tanto brutta e sta a noi non commettere di nuovo certi errori".

Dopo ciò che è successo lunedì, siete ancora più uniti?

"Quando subisci un torto, la migliore risposta è stare insieme, combattere e lottare per il nostro obiettivo fin dall'incontro successivo. E' vero che a caldo è stato difficile accettare la decisione dell'arbitro, anche perché pure tre settimane fa contro il Napoli non avevo capito bene come era stata applicata la regola del fuorigioco in un'altra partita importante, ma adesso bisogna concentrarci sul futuro. Nello spogliatoio siamo uniti e determinati, ma ci sentiamo anche un po'... spalle al muro perché abbiamo bisogno di fare una grande partita con la Juve per non perdere terreno rispetto all'Inter".

Teme che lo scivolone contro lo Spezia possa pesare in chiave scudetto?

"Siamo solo all'inizio del girone di ritorno e ci sono ancora tante giornate in calendario. Non dobbiamo essere preoccupati per la classifica: il nostro obiettivo deve essere pensare a una gara alla volta e vincerne il più possibile. Dopo aver perso lunedì in casa, non abbiamo più jolly, ma non sono preoccupato perché conosco il valore del nostro gruppo. Sono convinto che resteremo vicini all'Inter e in corsa per lo scudetto fino alla fine".

Dal Montpellier, all'Arsenal, passando per il Chelsea, lei ha sempre vinto...

"Ho capito dove vuole arrivare: mi vuole far dire che vinceremo lo scudetto, almeno avete il titolo pronto (ride di nuovo, ndr). Io sono molto competitivo e nel mio cuore c'è sempre il desiderio di vincere. Non posso sopportare la sconfitta. Quanto al Milan, penso che, come altre squadre, abbiamo le qualità per restare vicini alla vetta e lottare per lo scudetto fino all'ultimo. Al Montpellier e all'Arsenal ho vinto alla seconda stagione, ma qui spero di riuscirci subito".

Nella sua vita la religione è importante. Ha avuto la possibilità di visitare e frequentare qualche chiesa a Milano? 

"Church in italiano si traduce Chiesa, come il giocatore, giusto? Ecco, diciamo che lo juventino dopo che ho saputo della traduzione del suo cognome mi piace ancora di più. Ha disputato un grande Europeo come tutta l'Italia e mi spiace si sia fatto male. Quanto alle mie visite in chiesa, con il Covid è più difficile per noi giocatori frequentarle perché cerchiamo di evitare gli assembramenti. Tutte le settimane, via Zoom, ho riunioni con il mio Pastore di Londra e con amici. Studiamo la Bibbia che per me è come... aria fresca. Mi nutro di quelle parole e sono più forte grazie alla mia fede, il vero motore di tutto per me. Quando ero piccolo la mamma mi portava una chiesa cristiano-evangelica, ma per me siamo tutti fratelli nel Cristo: gli ortodossi, i cristiani, i cattolici, tutte le religiosi sono uguali. Sono fiero e orgoglioso della mia fede e l'ho scritto chiaramente nella mia autobiografia. Ho bisogno dell'aiuto di Cristo quando prendo le decisioni importanti nella vita. Nel gennaio 2020 ero sul punto di andare all'Inter e ho chiesto a lui cosa dovevo fare. Alla fine sono rimasto al Chelsea, ho vinto, e ora sono felice qui al Milan. Evidentemente era scritto che finisse così".

tutte le notizie di