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Gli interisti: “A Pescara minacce e paura. Ecco cosa abbiamo subito…”

Non deve essere stata una bella esperienza. Una giovane tifosa interista ha scritto un messaggio a abruzzo24ore.tv, una lettera nella quale racconta alcuni episodi che si sono verificati ieri a Pescara. Nella sua gentile protesta, la ragazza...

Eva A. Provenzano

Non deve essere stata una bella esperienza. Una giovane tifosa interista ha scritto un messaggio a abruzzo24ore.tv, una lettera nella quale racconta alcuni episodi che si sono verificati ieri a Pescara. Nella sua gentile protesta, la ragazza parla di 'vera e propria caccia all'interista', di minacce subite, di molestie, di costrizioni, di una sciarpa dell'Inter che diventa motivo di pericolo. Ve ne riportiamo uno stralcio:

"Salve, vorrei segnalare quanto accaduto durante la prima partita di campionato a Pescara (Pescara-Inter).  [ ] Durante l'intera partita c'è stata una vera e propria caccia all'interista, io sono stata insultata per 45minuti con parole grosse (pu**ana, zo**ola, hanno minacciato di ammazzare me e il mio ragazzo, di aspettarci fuori per menarci, etc etc) solo perchè indossavo una sciarpa dell'Inter, poi sono stata costretta ad abbandonare il posto che ho pagato per sedermi lontano sulle scale con il mio ragazzo che è anche invalido e non poteva proprio stare lì ma l'ha fatto per me. Hanno minacciato per l'intera partita un'altra ragazza interista (che tra l'altro non aveva neanche un accessorio dell'inter) dicendo che l'avrebbero stuprata dopo aver massacrato il suo ragazzo, che sarebbero morti di cancro e non stò a specificare le cose più volgari e gravi. Poi altri gruppi hanno setacciato l'intero settore minacciando chiunque avesse addosso qualcosa dell'Inter, una ragazza è stata costretta dai tifosi a tornare in macchina durante la partita (tra l'altro la macchina era anche lontanissima) per andare a prendere la giacca per coprire la maglietta altrimenti gliel'avrebbero tolta e l'avrebbero strozzata, un ragazzino di neanche 14 anni è stato minacciato da gente che superava i 40 anni per la sciarpa e l'hanno costretto a toglierla e così via, non racconto tutti i fatti accaduti altrimenti dovrei scrivere chilometri. In tutto questo, ho provato a rivolgermi alla polizia che mi ha liquidata, agli steward che hanno detto che non è compito loro e anzi hanno detto la colpa è mia perchè ho indossato una sciarpa dell'Inter e che dovevamo abbandonare lo stadio 20 minuti prima. E' stata un'esperienza da incubo, alcune persone hanno lasciato lo stadio, altre i posti, una madre chiedeva aiuto agli steward perchè il suo bambino era piccolo e non si sentiva più al sicuro; anche perchè due tifosi hanno scavalcato indisturbati dalla curva ai distinti per venirci ad insultare da vicino. In tutto questo non c'è stato un minimo di appoggio nei nostri confronti, niente. Anzi eravamo considerati colpevoli di non tifare Pescara. Siamo tornati tutti scossi a casa, alcuni avevano paura ad uscire dallo stadio per quello che poteva succedergli dopo le minacce ricevute... Dovevamo tifare di nascosto, assolutamente vietato esultare per i goal dell'Inter... una vera vergogna. 90 minuti di paura...prigionieri in luogo che avrebbe dovuto essere un luogo di festa".

Conferme arrivano anche da una seconda lettera pubblicata dallo stesso sito:

"Io ho visto sputare addosso a un bambino di circa 6 anni perchè aveva la magliettina dell'inter! O lanciare bottigliette semipiene di acqua in testa ad un anziano con il nipotino, mi hanno raccontato di una ragazzina di circa 13 anni piangere vicino la madre preoccupata perchè insultata, a una signora con il figlio accanto hanno detto di togliersi la maglia altrimenti l'avrebbero fatto loro e l'avrebbero stuprata! uno scandalo!".