Hamsik: “Noi antiJuve, ma l’Inter c’è. Le toglierei Milito. Gargano e Mou…”

Domenica si gioca Inter-Napoli. Per Mazzarri qualche dubbio in vista della gara contro i nerazzurri: resta favorito Insigne su Pandev e potrebbe giocare Maggio. Intanto, ai microfoni di Sky in esclusiva, ha parlato Marek Hamsik:

Il Napoli è l'Antijuve?

Lo dice la classifica, siamo là a meno due ed è stato un grande inizio di stagione. Dobbiamo continuare così.

E l'Inter ha diritto di sentirsi in competizione per lo scudetto?

Hanno vinto tanto negli ultimi anni, è stata una grande squadra, non ha la Champions può concorrere per il campionato. Andiamo a Milano per fare la nostra partita, sarà diverso dalla gara di Torino. E' dall'inizio dell'anno che stiamo andando bene, siamo sempre là, anche se ci sono degli errori. Per ora sta andando bene.

De Laurentiis ha parlato di obiettivi massimi. Il massimo cos'è?

Significa il massimo in tutto. Non parlo di vittorie, vogliamo giocarcela fino alla fine.

E' la tua stagione migliore lo dicono i numeri...

Sta andando bene la squadra e allora vado bene anche io.

In cosa devi migliorare?

Nella fase difensiva, lo dico sempre.

Mou ha detto di te che saresti diventato bravo. Ti ricordi le sue parole e cosa ne pensi?

Mi ricordo cosa ha detto e mi ha fatto piacere sentirle da lui quelle parole per quanto ha vinto e perché è un grande tecnico.

Ti volevano grandi squadre: hai scelto Napoli perché?

Ho scelto Napoli perché era la squadra che mi voleva più di tutto. Sono contento e stiamo lavorando bene e sto dimostrando di avere ancora tanto da dare, da fare.

La Juve è ancora la squadra favorita?

Si perché lo sta dimostrando ancora dopo un anno. L'anno scorso non ha perso neanche una partita e in Champions ha dimostrato di poter lottare. Se è un vantaggio il fatto che loro giochino in Champions? Ma noi facciamo anche l'Europa League, là le squadre sono più forti, ma le partite da giocare sono le stesse.

Chi toglieresti all'Inter?

Ci sono tanti giocatori, ma le toglierei Milito per tutto quello che ha fatto negli ultimi anni, perché è un grande bomber.

Come è il tuo rapporto con un interista speciale, tuo cognato Walter Gargano?

Trascorrevo molto tempo con lui, mi manca la sua famiglia, i miei nipoti, ma questo è il nostro lavoro capita e gli auguro di stare bene che è quello che conta. Ultimamente ci siamo sentiti ogni giorno.