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Icardi e Lautaro insieme? Sono due squali che hanno bisogno di sentire l’odore della porta…

Difficilmente i due attaccanti giocheranno insieme nell'Inter

Andrea Della Sala

Col rientro di Lautaro Martinez dopo l'infortunio, ora il tecnico dell'Inter ha un'altra gatta da pelare. Giocherà il Toro o Icardi? Di certo non è molto probabile che giochino insieme dal 1'.

"Farli coesistere è stato il primo problema di Spalletti. Ci ha pensato, Luciano, e ci ha anche provato, ma dopo un’estate a luci e ombre si è arreso all’evidenza dopo la prima di campionato. A Reggio Emilia, contro il Sassuolo, primo k.o. e primo tango stonato. Così nella prima parte di stagione il tandem Icardi-Lautaro è diventata presto una soluzione d’emergenza, per cercare di pareggiare o sbloccare una gara. E lo sarà anche da qui alla fine: è tardi per fare esperimenti. Perché malgrado caratteristiche fisiche e tecniche diverse, Mauro e Martinez sono due centravanti, due uomini da area di rigore, due squali che hanno bisogno di sentire l’odore della porta per essere letali. Lautaro era arrivato a Milano per crescere alle spalle di Icardi, ma si è capito presto che per uno così era impossibile limitarsi ad aspettare il momento. L’attesa è finita con i «capricci» di Mauro, alla vigilia della trasferta di Vienna dove poi l’Inter ha vinto, guarda un po’, con un suo rigore. Ovviamente il rigorista indiscusso fino ad allora era stato Icardi: Lautaro quella sera contro il Rapid ha evidenziato una specie di passaggio del testimone, anticipando i tempi di un futuro estivo che sembra scritto", si legge su La Gazzetta dello Sport.

"Icardi-Lautaro è stato un tema d’attualità anche nelle prime convocazioni di Scaloni per la nuova Seleccion, quella partita senza Messi. Il nuovo c.t. ha seguito da lontano l’evolversi della loro intesa all’Inter. All’inizio ha optato per la staffetta sistematica, poi non c’è stato più bisogno di scegliere: quando Mauro ha preferito il lettino al campo, Lautaro ha sfruttato l’occasione per superarlo nei gol con l’Argentina (2-1) e ipotecare una chiamata per la prossima Coppa America. Quella che Icardi ora dovrà conquistarsi nelle prossime 7 gare. Un finale da trascinatore del 9 sarebbe un assist perfetto per riaprirgli le porte dell’Argentina. Lautaro però non starà certo a guardare", continua il quotidiano.

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