Ci risiamo. Dopo qualche giorno di calma, Mauro Icardi inciampa ancora con i social network, che in periodi come questo sarebbe meglio evitare di usare. Il tutto nasce da un video che la fidanzata, Wanda Nara dedica al suo pollo, è questo il soprannome di Maurito. Un videoclip lungo dieci minuti abbondanti con accompagnamento musicale: scorrono foto di Icardi bambino e poi ragazzo, maglie dell’Argentina e dell’Inter, immagini di coppia, messaggi in voce da familiari, amici, bambini, dall’Italia o dall’Argentina. Peccato che ad un certo punto, più o meno al minuto 3’ e 30” del video, vada in onda il pasticcio. Firmato, e la cosa fa sorridere quasi quanto l’equivoco che ne è nato, da un tifoso interista: Letterio Pino, collaboratore di Ulisse Savini, il procuratore italiano di Icardi. L’agente Fifa, senza sapere che la cosa sarebbe diventata di dominio pubblico, augura buon compleanno a Icardi strappando una foto di Diego Milito. Con tanto di dedica perentoria: «Adesso basta Principe: voglio solo Mauro Icardi».
ultimora
ICARDI: gaffe su Twitter. Wanda Nara…
Ci risiamo. Dopo qualche giorno di calma, Mauro Icardi inciampa ancora con i social network, che in periodi come questo sarebbe meglio evitare di usare. Il tutto nasce da un video che la fidanzata, Wanda Nara dedica al suo pollo, è questo il...
Come riporta anche la Gazzetta dello Sport, Icardi, in questo caso sembra più vitima che carnefice, ma il danno è palese soprattutto nei confronti di un compagno di squadra che a differenza di Marito ha fatto una carriera di tutto rispetto. Il problema sembrerebbe rientrato anche perché il Principe non è tipo da abboccare a simili provocazioni. All’Inter, più che rabbia c’è stanchezza, tanto più dopo i messaggi recapitati nelle ultime ore a Icardi da dirigenti, Mazzarri, anche compagni, sulla necessità di coltivare il buon momento inaugurato a Firenze, di migliorare la condizione fisica per aumentare la sua autonomia di gioco, dunque di concentrarsi solo sul lavoro. Il problema è che a volte, come ieri, sono anche gli altri che non fanno nulla per non deconcentrarlo
© RIPRODUZIONE RISERVATA