Si legge derby cinese, si pronuncia Mauro Icardi. E il risultato è sempre la stesso: con l'arrivo della proprietà asiatica il capitano dell'Inter è andato sempre in gol nella sfida contro i cugini rossoneri, scacciando fantasmi che a turno aleggiano sulla sua testa. Ad aprile scorso mise a segno la sua prima marcatura in una stracittadina meneghina; ieri è tornato a gonfiare la rete su azione, cosa che non accadeva addirittura dal successo a Roma contro i giallorossi del 26 agosto. E per di più ha realizzato addirittura una tripletta, cosa mai accaduta in questo campionato. L'ultima, infatti, rimane quella alla Fiorentina del 23 aprile 2017.
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Secondo il Giornale, di certo la giovane età non gli toglie il senso di responsabilità che significa indossare la fascia da capitano della Beneamata. E, per di più, farlo in un derby che cade in un momento delicato della stagione: quello che rilancia le ambizioni dell'Inter a ruolo di anti-Napoli (questo quel che suggerisce l'attuale classifica...) e allontana ancora di più i cugini del Milan, ai quali il grande rinnovamento estivo non ha ancora portato beneficio. Chi ne ha risentito di più, in una sfida a distanza proprio con Icardi, è André Silva. Cannoniere europeo con il suo Portogallo, ancora a secco con il Milan in Serie A. Nel primo tempo pochi guizzi, causa anche una marcatura molto stretta di Miranda.
Nella ripresa qualche lampo in più, come il palo colto ad inizio ripresa ad Handanovic battuto. E poi il furbo tocco di tacco in occasione del gol del 2-2 di Bonaventura. Certo, le funzionalità tecnico-tattiche di questo Milan sono ancora tutte da rivedere e questo penalizza molto l'attaccante portoghese. Il quale, per lunghi tratti della gara, è rimasto spesso isolato in avanti. Lui, intanto, continua la sua ricerca di quel gol che possa sbloccarlo e magari far crescere la fiducia attorno alla sua figura. La gara di ieri sera non può essere di certo intesa come la prestazione da incorniciare. Ci sono ancora da scacciare i fantasmi che aleggiano sulla sua, di testa. Cosa che potrebbe insegnargli a fare proprio Icardi.
Ma che André Silva sia un cannoniere di razza e abbia solo bisogno di tempo sono i numeri a dirlo: nelle qualificazioni al mondiale di Russia2018 ha messo a segno ben nove reti con il Portogallo, una ogni 78 minuti. A queste sono da aggiungere le sei reti in altrettante partite, preliminari compresi, di Europa League. Anche se questo Milan ha bisogno di tornare a correre il prima possibile. La galoppata dell'Inter, invece, è sempre più griffata proprio da Icardi: otto partite e ben nove gol in campionato per l'attaccante argentino, finora vero trascinatore dei nerazzurri. Sui due gol realizzati su azione ha sfruttato al meglio gli spazi offerti dalla difesa avversaria e soprattutto da Bonucci, in ritardo in entrambe le occasioni; freddo, freddissimo in occasione del rigore del 3-2 finale che ha chiuso la gara. Saper gestire, nonostante la giovane età, le responsabilità da capitano che ancora una volta ritornano.
Il risultato finale ha premiato il suo sforzo, la corsa al Napoli prosegue nonostante l'inserimento di Suso e Bonaventura, gli ultimi ad alzare bandiera bianca in casa Milan. Tra le molte differenze tra le due squadre milanesi, una è proprio quella legata al centravanti: in casa Inter c'è un giocatore maturo, capace di risolvere e trascinare la propria squadra. Dall'altra, invece, manca soprattutto un'idea chiara su chi sia il giocatore sul quale Montella debba puntare. André Silva c'è, ma dietro l'angolo Kalinic scalpita. E un altro dei tanti fantasmi sulla testa del portoghese torna a farsi sentire.
(Fonte: Luca Talotta, il Giornale 16/10/17)
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