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il Messaggero – Inter tradita da affanni difensivi e da Icardi. Il toro viene premiato…

La squadra di Spalletti paga la giornata negativa di Icardi e scivola al terzo posto ma resta a meno due dal Napoli

Francesco Parrone

Un bellissimo Torino frena la corsa dell’Inter. Ai nerazzurri non basta la carica dei quasi 72 mila tifosi sugli spalti, che sfidano pioggia e freddo per assistere al match. Finisce 1-1 con la squadra di Spalletti che dimostra comunque di avere sette vite e che dopo il pareggio di Eder – di Iago Falque il vantaggio granata – sfiora la vittoria con Vecino, che centra una traversa con un tiro potente dalla distanza. Se il tecnico di Certaldo deve rivedere alcuni meccanismi e tenersi stretto la reazione interista dopo il vantaggio del Torino più esaltante della stagione, Mihajlovic può tirare un sospiro di sollievo per il risultato, la prestazione e  l’impegno dei suoi giocatori.

MAURITO NON VA IN NAZIONALE - L’ Inter  - scrive il Messaggero- forse viene tradita da qualche affanno difensivo e dall’egoismo di Icardi, che non risponderà alla convocazione della nazionale argentina a causa di un’infiammazione al ginocchio destro ma che si redime sul gol di Eder per l’assist all’italo brasiliano. Il Torino viene premiato dall’invenzione di Iago Falque, fino a quel momento ai margini della partita. Inoltre, Spalletti ha la conferma di avere in campo tre elementi fondamentali - Skriniar, Vecino e Perisic - e in panchina Eder, un giocatore che quando ha un’occasione per mettersi in mostra non ha mai paura. Non a caso, in settimana il club gli ha rinnovato il contratto. L’Inter cerca di fare fin da subito la partita. Perisic sulla sinistra

comincia a macinare chilometri ed è da una sua iniziativa che Icardi va al tiro già al 6’, trovando però l’opposizione di Burdisso. Il Torino risponde con Baselli, uno dei migliori in campo.

STRAORDINARIO - Se da una parte c’è Perisic che non smette mai di rendersi pericoloso, dall’altra c’è Candreva che va sì in difficoltà in fase difensiva, ma che in attacco riesce a offrire palloni insidiosi. Come al 23’, quando regala un’ottima occasione a Icardi, ma l’argentino tira troppo debolmente e fallisce un rigore in movimento. Il capitano interista si dimostra egoista al 27’, quando Gagliardini recupera un pallone a centrocampo e lo manda in rete,mal’attaccante preferisce fare tutto da solo (e perdere la sfida con Burdisso) piuttosto che farsi aiutare dai compagni di squadra. L’Inter è viva e nel finale di tempo Sirigu devia con un miracolo un colpo di testa di Skriniar sugli sviluppi di un corner (38’). La risposta è di Baselli, che con una deviazione al centro dell’area sfiora il palo.

I GOL - Nella ripresa l’Inter inizia benissimo e già al 4’ va vicinissima al gol. Cross di Nagatomo, colpo di testa di Vecino e altro miracolo di Sirigu. Il Torino continua a lottare e nelmomento migliore dei nerazzurri sigla l’1-0: azione personale di Iago Falque che salta Miranda e trafigge Handanovic con una conclusione dal limite. Al 22’ i granata potrebbero anche raddoppiare con Obi. Calcio di punizione di Ljajic, uscita a vuoto di Handanovic e colpo di testa fuori del centrocampista. Spalletti corre ai ripari e inserisce Eder per Gagliardini, poi Brozovic per Nagatomo passando così alla difesa a 3. Al 34’ le sue scelte si rivelano azzeccate. Cross di Perisic, sponda di Icardi e pareggio di Eder. E per poco non arriva anche il secondo gol, ma la botta da fuori di Vecino si stampa sulla traversa ponendo fine ai sogni di rimonta dell’ Inter.

(Fonte: Salvatore Riggio, il Messaggero 6/11/17)

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