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Il terzo posto si allontana: serve un girone di ritorno fantascientifico, ecco i numeri

Il brutto pareggio di Empoli, non solo ha evidenziato che l’Inter non è affatto guarita, ma ha riportato il distacco dal terzo posto a 7 punti. Ora, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, anche i numeri e le statistiche sono...

Alessandro De Felice

Il brutto pareggio di Empoli, non solo ha evidenziato che l'Inter non è affatto guarita, ma ha riportato il distacco dal terzo posto a 7 punti. Ora, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, anche i numeri e le statistiche sono contro l'Inter e il raggiungimento della Champions sarà un'impresa difficilissima.

Motivo? semplice. Da quando l'Italia qualifica solo 3 squadre alla massima manifestazione europea, per centrare il terzo posto finale in classifica sono stati necessari 72 punti nel 2012-13 e 69 la scorsa stagione. Il Milan, sul gradino più basso del podio due anni fa, può essere l’esempio che più si avvicina all’Inter attuale: dopo la diciannovesima giornata con 30 punti era settimo, a -9 dalla Lazio terza, ma acquistando Balotelli fece un grande girone di ritorno (42 punti) e raggiunse l’obiettivo Champions all’ultimo tuffo. Visto il maggiore equilibrio in classifica, la quota terzo posto potrebbe essere più bassa, ma quest’Inter rispetto al Milan di Allegri versione 2012-13 è arrivata al giro di boa con 4 punti in meno.

Il paragone con il 2013-14 è numericamente più complicato: il Napoli occupava il terzo posto anche a fine girone d’andata quando aveva totalizzato 42 punti, +16 rispetto a quelli attuali dei nerazzurri. Se anche nel 2014-15 fossero necessari 69 punti per il terzo posto, all’Inter ne servirebbero 43 in 19 partite ovvero una media di 2,26 a incontro. Cifre da fantascienza per una squadra che nella prima metà del campionato ha tenuto una media di 1,36 a partita e che con Mancini ne ha totalizzati 1,25 a match.