«A Genova faremo il possibile per vincere. L’Europa ormai non dipende solo da noi. Giocare a San Siro non è facile. Thohir vuole fare una grande squadra. Siamo migliorati ma dobbiamo fare ancora passi avanti». Queste le avevamo già sentite. Così ieri il Mancio, vigilia di trasferta in casa Genoa, la sesta in classifica, ultimo posto utile per giocare i preliminari di Europa league. Certo che bisogna volergli un gran bene, a Mancini e all’Inter. Dalle prospettive di Champions all’affanno per un preliminare in Europa league. Difficilissimo, quasi impossibile, la Sampdoria domani è a Empoli, l’ultima in casa è con il Parma. Il Genoa è una delle più in forma, magari senza licenza Uefa non è più un avversario diretto, ma è probabile che sarà ancora più nervoso. «Le sensazioni sono buone - ha esordito Mancini -. Ci sono ancora due partite da giocare, cercheremo di fare risultato sperando che le altre perdano terreno. Tutto può accadere». Sì, sì, già sentito, e anche già visto.
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IlGiornale – Mancini ci crede ancora e punta sul rientro di Hernanes. Con l’Europa…
«A Genova faremo il possibile per vincere. L’Europa ormai non dipende solo da noi. Giocare a San Siro non è facile. Thohir vuole fare una grande squadra. Siamo migliorati ma dobbiamo fare ancora passi avanti». Queste le avevamo già sentite....
L’Inter il playoff di Europa league lo ha appena giocato, il 20 agosto era a Reykjavik con lo Stjarnan, preparazione anticipata, però aveva trovato il tempo per giocare la Guinness cup, un giorno a Berkeley, un altro a Washingthon, un altro a Filadelfia. Non significa che sia meglio non entrarci in Europa league, significa solo che è chiaro cosa l’attende. Solo una sensazione ma l’argomento sembrava imbarazzante. Il Mancio ha virato presto sul futuro, tante idee, progetti, voglia di esserci, nel timore reale che qualcuno chiedesse come si convince Tourè a venire a Milano senza neppure uno straccio di Europa. E non sarebbe stata una cattiveria in quanto Dybala ha scelto la Juventus proprio per questo: «L’Inter dava gli stessi soldi - ha svelato Zamparini -. Ha deciso lui e ha scelto la Champions».
Ma il Mancio non si arrende: «Thohir vuole costruire una grande squadra e questo non può che rendermi felice - ha confidato -. I prossimi mesi saranno importanti. Dobbiamo avere innesti di qualità, che possano portare quello che manca in questo momento. Trovando elementi con le caratteristiche giuste miglioreremmo anche il rendimento degli altri giocatori in rosa. Non è semplice, ma dobbiamo fare acquistia datti, tenendo sempre ben chiari i nostri obiettivi. Siamo sulla buona strada e non possiamo permetterci di sbagliare». A questo punto gli è stato chiesto se per caso non fosse un inguaribile ottimista e lui: «Ero ottimista perchè ero sicuro che ci saremmo trovati in una posizione di classifica migliore. Ora andiamo avanti in questa direzione, la situazione per il futuro è molto chiara. Sappiamo cosa dobbiamo fare». Tanti nomi, magari due esterni alti, anzidue ali vere, se parte Handanovic l’Inter cercherà un portiere esperto. Mancini avrebbe consegnato una lista a Thohir di cui è bene non si conoscano i nomi, osservatori nerazzurri si stanno dilungando in sudamerica.
Per oggi non c’è Vidic che si è allenato poco per un mal di schiena. Alternative Felipe o Andreolli, oppure Juan Jesus con Nagatomo a sinistra. Santon dopo un inizio folgorante, parole del Mancio, ha accusato un robusto affaticamento muscolare. Mancherà anche Podolski ma in mezzo rientra Hernanes, il più in forma, e questo estremo tentativo di Europa passa necessariamente dai suoi piedi.
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