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ilGiornale – Strama pensa già  al futuro, ma senza scordare i prossimi impegni…

Ha una gran voglia di parlare di futuro Stramaccioni, anche se continua a ripetere che per arrivare da qualche parte servono piccoli passi. Intende lo scorrere attento della vita, partita dopo partita. Ma è molto eccitato...

Francesco Parrone

Ha una gran voglia di parlare di futuro Stramaccioni, anche se continua a ripetere che per arrivare da qualche parte servono piccoli passi. Intende lo scorrere attento della vita, partita dopo partita. Ma è molto eccitato dall’Inter futura, come se questa non fosse ancora la sua, costruita controppa attenzione al bilancio, senza sostituti adeguati alle partenze, un mercato invernale per metterci una pezza. L’occasione gliela offre Mauro Icardi,acquisto dato per definito.

Di Icardi, e poi anche di Campagnaro, ha preferito non parlare, ma quel «ci metto la faccia», lascia intuire quanto gli piaccia l’idea di restare dov’è e anche la rosa che avrà a disposizione. Massimo Moratti non ha messo completamente in ordine i libri ma si è avvicinato ai parametri richiesti da Michel Platini, e adesso ha in mente tante cose, basta non deluderlo in questi prossimi tre mesi e mezzo. L’Inter resta viva in tutte le competizioni in cui si è iscritta, magari non con le medesime percentuali di successo ma di questi tempi è già tanto.

Intanto,  - come si legge - la stampa rumena è molto preoccupata per le condizioni di salute di Chivue chiede se corrisponda al vero la voce di un nuovo intervento,e poi vuole sapere di Alvaro Pereira perché il Cluj è il club che lo ha portato in Europa. Strama si tocca e assicura che Chivu ha solo avuto un affaticamento muscolare lunedì mattina e quindi non lo ha convocato.

Fa sapere anche che non effettuerà turn-over, sebbene qualcuno, senza fare nomi, gli sembri stanco. I tre lì davanti un’altra volta,uno di loro riposa e lascia ad Alvarez: «L’unico con Guarin che può stare dietro le due punte». Il colombiano rientra, Kovacic gioca se al cento per cento. Dietro a quattro senza ulteriori strascichi sul modulo. Resta il grande limite: senza Milito non c’è prima punta e il gioco s’incarta. Il Principe bisogna tenerlo buono, Europa league andata e ritorno, in mezzo Fiorentina e Milan.

Però Icardi, Campagnaro, LaxaltPaulinho e chissà quale altra diavoleria ha in mente il presidente...