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IlSecoloXIX – Dall’Inter passa il futuro del Genoa. Preziosi predica attenzione…

Un altro ostacolo da superare. Può essere l’ultimo, se il Grifone sarà in grado di fare punti contro un’Inter da 15anni mai così in difficoltà. Un altro ostacolo da superare, prima di andare alla scoperta del futuro. Tante le...

Francesco Parrone

Un altro ostacolo da superare. Può essere l’ultimo, se il Grifone sarà in grado di fare punti contro un’Inter da 15anni mai così in difficoltà. Un altro ostacolo da superare, prima di andare alla scoperta del futuro. Tante le decisioni che la società dovrà prendere nelle prossime settimane, a cominciare da allenatore e direttore sportivo per la prossima stagione. Con Ballardini che punta alla conferma e le voci su Gasperini e Zeman che si inseguono. Si prosegue poi con il destino di molti dei giocatori che attualmente compongono la rosa. «Il mio futuro al Genoa? Si vedrà. Nella mia testa ora, dopo quello che abbiamo passato, c’è la salvezza. Sicuramente non vivrò un’estate come la scorsa, con troppe chiacchiere e troppe polemiche nei miei confronti. Quindi ne dovremo riparlare una volta che saremo salvi», ha detto Sebastien Frey a Sky Sport.

Il portiere francese ha un contratto con il club rossoblù fino al 2016 ma è chiaro che molto ci sarà da dire riguardo alle prospettive per la prossima stagione. Anche perché il Genoa ha sotto contratto altri portieri, giovani e di valore, riguardo ai quali dovrà decidere una strategia: Perin, in primis, ma anche Lamanna (a metà con il Siena) e Donnarumma, rimasto per tutto l’anno a fare il terzo portiere.

Discorsi, comunque, almeno per il momento prematuri. C’è una salvezza ancora da conquistare, anche se il presidente del Palermo, Zamparini, ha ieri alzato bandiera bianca («Sono andato in serie B, ormai. È bello anche quando si perde, bisogna accettarlo»), non senza però qualche polemica: «Gli arbitri ci hanno tolto 4-5 punti. L’ambiente del calcio ce l’ha con me perché dico quello che penso. In Italia nelle ultime partite ci sono intrallazzi. Per esempio, i tifosi del Torino e del Genoa si vergognanoperché mercoledì non hanno giocato a calcio». E ancora: «Coltiviamo una speranza di restare in A, sul campo o tramite azioni legali, ci sono situazioni in ballo, cose che Palazzi sta ancora studiando e possibili penalizzazioni».

Parole che certo non fanno piacere alla società rossoblù ma la strada seguita è la solita: nessuna risposta, si pensa solo al campo. E ieri a Pegli si è visto nuovamente il presidente Preziosi, che ha incontrato squadra e staff tecnico. «Non abbassate laguardia, non è ancora fatta, massima concentrazione», il succo del discorso rivolto ai giocatori radunati in cerchio sul terreno di gioco.

Poi tutti in campo per l’allenamento. Con Ballardini che si “scopre” un po’ dopo l’assetto extra-prudente visto in campo a Torino. Ieri il tecnico ha provato un 4-3-1-2 ben diverso dal 5-3-1-1 studiato per “cristallizzare” il match dell’Olimpico e non correre rischi.Un difensore in meno (Moretti, che in ogni caso ieri si è regolarmente allenato), un attaccante in più (Floro Flores): coppia dipunte, quindi, supportata da Bertolacci.

In mezzo al campo, conferme per Rigoni e Matuzalem, mentre un dubbio potrebbe esserci riguardo alla presenza di Kucka: lo slovacco non è al massimo e ieri ha iniziato tra i titolari prima di passare tra le riserve, sostituito da Vargas, con conseguentespostamento di Rigoni sul centrodestra. Granqvist è, almeno per il momento, in deciso vantaggio su Cassani e Pisano per il ruolo di terzino destro.

All’assalto di quello che potrebbe essere l’ultimo ostacolo. Senza Bovo e Jorquera. Il cileno ha chiuso anticipatamente la stagione (lesione di primo grado al retto femorale della coscia destra), il difensore ha un’infiammazione al ginocchio. Entrambicon ogni probabilità non faranno parte del futuro rossoblù. Prima però c’è una salvezza da conquistare.