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Inter, da Marotta una sentenza pesantissima su Spalletti. Milan? Lo ‘schiaffo’ spiega tutto

Marotta duro contro Spalletti

Marco Macca

Una richiesta di pessimo gusto. Di fronte alla posizione di Spalletti, che pretendeva una buonuscita dall'Inter di circa 5 milioni di euro (pari a un anno di stipendio netto) per trasferirsi al Milan, Beppe Marotta, amministratore delegato nerazzurro, non ha avuto dubbi: il club si è mostrato fermo, respingendo le richieste dell'ex allenatore, definite, appunto, come riportato dal Corriere dello Sport, 'di pessimo gusto'. Uno "schiaffo" che spiega inoltre la non volontà dell'Inter di garantire al Milan un allenatore capace quasi sempre di risollevare squadre in difficoltà e riportarle in alto. Scrive il quotidiano:

"Marotta e Spalletti non si sono mai presi (eufemismo). Quando apprende del suo arrivo all’Inter, l’uomo di Certaldo non nasconde la sua inquietudine. Il presagio della fine ha lo stesso odore di Antonio Conte. I due si lasciano male a giugno. Molto male. E, se allora i ferri erano corti, oggi volano schiaffi. Quando il Milan si fa sotto dopo aver avuto il sì di Spalletti, Marotta si dice disposto a pagargli 6 mesi. Spalletti ne vuole 12. Inflessibili l’uno e l’altro. Ballano 3 milioni, euro più euro meno. Se li deve accollare il Milan. Non se ne parla. L’uomo della strada fa fatica a capire: perché l’Inter rinuncia a risparmiare un anno di contratto di Spalletti e del suo staff? Masochismo? Che cosa? Una sfida a chi ce l’ha più duro? Calcoli e non solo. Marotta e soci considerano di pessimo gusto, diciamo non appropriata, la richiesta di Spalletti. Tanto più e tanto peggio per rinforzare poi una diretta rivale, ora boccheggiante, ma domani chissà? Spalletti ha la conoscenza e la follia giuste per rovesciare i tavoli (vedi la sua ultima Roma presa a gennaio e portata in Champions)".

(Fonte: Corriere dello Sport)