Forse la qualificazione e le due partite di Champions League hanno permesso all'Inter di prendere vera consapevolezza della propria forza. Ora la squadra gioca, combatte e vince da grande, come scrive la Rosea questa mattina: "Dietro le cinque vittorie consecutive c’è una squadra che si è guardata negli occhi e ha svoltato. Questione di mentalità, finalmente vincente. Perché il salto di qualità l’Inter lo ha fatto a livello di consapevolezza: ora la squadra resta dentro la partita per 90’, non crolla al primo cazzotto ma reagisce. E resta equilibrata. «Vedremo se questa mentalità che abbiamo evidenziato è a pelle o sotto pelle – ha annunciato Spalletti —. Se è a pelle, c’è il rischio che dopo un paio di docce vada via; se è sotto pelle, allora ci rimarrà addosso». Perché al centro di tutto c’è sempre l’Inter. Non il singolo, non l’allenatore. Una comunione d’in- tenti, di senso di appartenenza. Perché per dirla alla Spalletti «in campo alla fine ci va sempre l’Inter e bisogna avere un comportamento da Inter»".
FC Inter 1908
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Inter, il salto di qualità è a livello mentale: non crolla al primo cazzotto, ma reagisce
La Gazzetta dello Sport analizza dove l'Inter è cambiata
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