Un percorso tortuoso ma con un lieto fine. L'avventura di Eriksen all'Inter somiglia tanto a montagne russe, con un susseguirsi di colpi di scena. Dopo l'arrivo a Milano, il danese è stato relegato al ruolo di panchinaro di lusso, prima di diventare titolare inamovibile e uomo scudetto. 1209 minuti giocati e due reti pesantissime in ottica titolo.
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TS – Inter, da panchinaro di lusso ai gol decisivi: la firma di Eriksen sullo scudetto
Il quotidiano Tuttosport si concentra sul centrocampista danese Christian Eriksen, uomo in più nello scudetto dell'Inter
Come spiega Tuttosport, è stata decisiva la sfida di Coppa Italia contro la Fiorentina: "Col l’ex Tottenham che lanciato a Firenze in un ruolo inedito, mostra sprazzi di classe. E poi da subentrante col Milan decide ben al di là dello scadere il derby con una carezza balistica che disegna un automatico sorriso sui volti dei tifosi nerazzurri. Christian è titolare in A – delizia da applausi scroscianti, per cui quasi ci si deve stropicciare gli occhi – nella gara in cui l’Inter strapazza il Benevento, quella che sarà la prima delle undici partite vincenti nel girone di ritorno del filotto nerazzurro. In questo ciclo di match si decide evidentemente il campionato. Eriksen sta fuori solo in un’occasione e quando l’Inter poi impatta a Napoli scaglia in fondo al sacco il pallone del definitivo 1-1. Una rete importante, certo. Ma non come quella di Crotone, che a conti fatti, dopo il pareggio dell’Atalanta contro il Sassuolo, è quella del 19° scudetto della storia dell’Inter. Il gol di una stella, che avvicina alla seconda stella".
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