La decisione dell'arbitro (e del VAR) di annullare il gol del 2-0 dell'Inter nel corso del primo tempo della partita contro lo Slavia per poi assegnare un rigore ai cechi per presunto fallo di de Vrij su Olayinka avrebbe potuto "ammazzare" tantissime squadre, ma non i nerazzurri. Che, con una solidità mentale impressionante, hanno continuato a giocare e, alla fine, si sono mostrati più forti di tutto. Così analizza quei momenti Giuliano Riva sulle colonne del Corriere dello Sport, mettendo in risalto la differenza di attuazione del VAR tra Italia ed Europa:
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CdS: “VAR Slavia-Inter? Giusto, ma in Italia funziona diversamente. Guardate Atalanta-Juve…”
L'analisi dell'episodio chiave da moviola del CorSport
PROTOCOLLO - "Ormai sembra abbastanza chiaro che in Europa, abbiamo un problema di differente lettura e interpretazione dei protocolli Var. E ieri sera ne abbiamo avuto una prova lampante quando un contatto in area di De Vrij su Olaynka, giudicato regolare dall’arbitro, è stato, per così dire, messo in archivio per un paio di minuti durante i quali l’Inter ha segnato il 2-0, festeggiato il primo gol di Lukaku in Champions con la maglia nerazzurra e ha avuto pure il tempo di convincersi di avere in tasca la partita. Salvo risvegliarsi bruscamente quando il polacco Marciniak è stato richiamato, ha visionato le immagini, cancellato il gol e assegnato il rigore. E così dal 2-0 si è passati all’1-1. Il problema è che dal momento in cui De Vrij ha commesso il fallo sull’attaccante dello Slavia, all’attimo in cui Lukaku ha segnato, l’azione ha avuto un lungo sviluppo e la palla è passata addirittura al portiere avversario, che ha poi commesso l’errore che ha favorito la rete interista".
GIUSTIZIA - "Spiacevole, si dirà, ma almeno giustizia è stata fatta: in Europa funziona così. Il problema è che in Italia, invece, funziona diversamente. Ultimo esempio Atalanta-Juve di sabato scorso: il fallo di mano di Cuadrado, cui è seguita la rete di Higuain che ha portato in vantaggio i bianconeri, è stato ritenuto non punibile perché il Var non poteva intervenire in quanto la palla aveva cambiato possesso. Un casino, insomma, capace di far impazzire gli spettatori e produrre un risultato esattamente opposto rispetto a quello che l’introduzione del Var avrebbe dovuto determinare".
(Fonte: Corriere dello Sport)
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