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Non è l’Inter di sempre, ma alla fine conta il risultato. La sosta per recuperare energie

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Vittoria nel finale per l'Inter che supera il Venezia e si porta a +5 dal Milan in attesa che i rossoneri giochino questa sera contro la Juventus 

Andrea Della Sala

Vittoria nel finale per l'Inter che, con un gol di Dzeko, supera il Venezia e si porta a +5 dal Milan in attesa che i rossoneri giochino questa sera contro la Juventus.

"L’Inter vince all’ultimo respiro e ancora in rimonta, la terza nelle ultime quattro partite dopo quella con la Juve in Supercoppa e contro l’Empoli in Coppa Italia. Il gol da tre punti lo firma Dzeko al novantesimo, rompendo un incantesimo che durava da quaranta giorni e che permette alla capolista di tentare la fuga. La regina allunga a più cinque sul Milan secondo e stasera Simone Inzaghi potrà mettersi comodo davanti alla televisione per vedere la sfida tra i rossoneri e la Juventus. Prima però farà bene a analizzare le titubanze della sua banda dentro una vittoria da copione, ma molto più complicata e faticosa del previsto anche per le pessime condizioni del campo. L’Inter non è quella di sempre. Fiacca, molle, stanca, per lunghi minuti impotente di fronte all’organizzato Venezia, che il Covid non ha snaturato e che è rimasto in partita sino alla fine, chiudendo ogni varco e ripartendo in contropiede", racconta il Corriere della Sera.

Non è l’Inter di sempre, ma alla fine conta il risultato. La sosta per recuperare energie- immagine 2

"Però, in momenti così, quello che conta è il risultato. Ora la sosta permetterà ai nerazzurri di ritrovare il passo e l’energia per affrontare un mese da incubo, il derby, il faccia a faccia con Mourinho in Coppa Italia e ancora la trasferta di Napoli e il Liverpool in Champions. Partite spesse. L’Inter dovrà affrontarle con un altro spirito. Quella che soffre davanti al Venezia lascia parecchio a desiderare. Mancano il ritmo, l’intensità, la fame, la qualità del gioco. Il palleggio è lento e la squadra si perde dentro una partita bruttina, una delle peggiori dei nerazzurri. La regia di Brozovic è pigra, gli inserimenti di Barella e Calhanoglu quasi inesistenti, il giro palla prevedibile", aggiunge il quotidiano.

 

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