Inter, un mercato in divenire tra sogni, certezze e addii quasi certi

Nessuno è incedibile ormai all'Inter, persino Handanovic, eroe di tante battaglie quest'anno potrebbe salutare se arrivasse un'offerta congrua dalla Catalogna. Sicuramente l’Inter ritiene basilare lo sloveno perché l’idea è quella di costruire su di lui (come su Kovacic, Juan Jesus, Palacio, Icardi e probabilmente Guarin e Ranocchia) e non di demolire.

Gargano e Mudingayi verranno riscattati; torneranno in campo Obi e soprattutto Milito, che magari andrà in scadenza nel 2014 ma l’anno prossimo salvo sorprese ci sarà. Considerando che arriverà un laterale destro, con Zanetti k.o. è difficile che Jonathan esca. Nagatomo punto fermo. Veniamo ai dubbi: per Alvarez se dovesse arrivare una grande proposta, il club ci penserebbe: idem per Guarin e Ranocchia.

Samuel (scadenza 2013) è più verso l’addio, Chivu deciderà se continuare, Pereira non ingrana ma è considerato un investimento (che però piace in Premier), Stankovic (scadenza 2014) deciderà in base alle sue condizioni. Cambiasso, Schelotto e Kuzmanovic? All’ultimo forse verrà data un’altra chance, al Cuchu verrà proposto un anno in più con spalmatura e per Ezequiel si vedrà, perché ha convinto poco.

Sui nuovi arrivi ci sono alcune piste aperte. Fernando sarebbe l’ideale, ma è il giocatore che dovrebbe anche spingere per convincere il Porto a cederlo all’Inter (per 7 milioni) in virtù di un contratto che scade fra un anno. Gomez piace (ma anche Bonaventura, Menez e Cerci), con Peruzzi verrebbe utilizzato il posto da extracomunitario.

L’Inter tiene il profilo alto (Sanchez, Modric e Markovic) in attesa di eventuali soci, ma guarda anche e soprattutto alla funzionalità: in Spagna scrivono che per Montoya ci sarebbe una sorta di prenotazione per giugno 2014, ovvero quando il giocatore del Barça potrà uscire a parametro zero.