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Libero – Inter, Inzaghi resta ma ha un dovere. E se i calciatori hanno un problema…

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Il tecnico nerazzurro, nonostante il difficile inizio di stagione, non rischia l'esonero. Ma serve una svolta da parte di tutti

Fabio Alampi

Fabrizio Biasin, dalle colonne di Libero, è tornato sulla deludente prestazione dell'Inter di domenica: "Inzaghi a Udine ha sbagliato tutto, ma proprio tutto: la formazione, i cambi, le tempistiche, le dichiarazioni "post". Ha tolto due giocatori alla mezz'ora in quanto ammoniti mostrando il terrore dei pavidi, ha tolto il migliore attaccante (Dzeko) per mettere un fantasma (Correa), ha levato il giocatore che più di tutti stava salvando la baracca (Acerbi! L'ha voluto lui!), per buttare nella mischia il disastroso De Vrij. E, insomma, ha chiaramente toppato su tutta la linea".

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"È arrivata la terza sconfitta su 7 partite di campionato, in epoca morattiana sarebbe bastato per far saltare il banco. Ora no, ma bisogna capire se si tratta di reale convinzione (le cose si possono risolvere), di mancanza d'alternative (chi ci metti al suo posto?), o di mera contingenza (non ci sono soldi per cambiare un tecnico che, tra l'altro, ha appena rinnovato il suo ricco contratto). [...] Se non avessimo visto con i nostri occhi cosa Inzaghi è stato in grado di fare, getteremmo la spugna, ma l'abbiamo visto e, quindi, banalmente, pretendiamo di tornare a un livello che somigli "a quella cosa lì". «Ma non c'è più Perisic», dicono i più. Ed è vero, ma non può essere un unico giocatore a fare tutta la differenza del mondo (e comunque il suo sostituto, Gosens, è stato convocato nella nazionale tedesca, mica le Fær Øer).

Il resto tocca ai giocatori: belli addormentati nel bosco. Anzi, nella Pinetina. Da Brozovic a Barella, fino a Skriniar e tutti gli altri, non ce n'è uno che minimamente stia accarezzando i livelli del recente passato. «Ma c'era Conte», dicono i soliti. Ed è vero, con Conte andavano tutti come lippe, ma pure con Inzaghi un anno fa. Insomma, se il problema è un qualche "fastidio" tra giocatori e guida tecnica la soluzione non è cacciare l'allenatore, ma riprogrammare i dosaggi tra "carota e bastone", che all'epoca dell'ex ct erano esageratamente dalla parte del bastone e ora rasentano il livello Pippi Calzelunghe".

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