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Ironia Monti (CorSera): «Schelotto era stanco per il riposo di giovedì…»

L’Inter ha rischiato di andare subito sotto, secondo una recente consuetudine e di azioni d’attacco pericolose non si è avuto traccia per tutto il primo tempo, perché, in una squadra sconnessa fra i reparti, dove ognuno si è mosso per...

Lorenzo Roca

L’Inter ha rischiato di andare subito sotto, secondo una recente consuetudine e di azioni d’attacco pericolose non si è avuto traccia per tutto il primo tempo, perché, in una squadra sconnessa fra i reparti, dove ognuno si è mosso per contro proprio ignorando il concetto di squadra, si sono aggiunti gli errori dei singoli. Gli unici due che avrebbero potuto proporre qualcosa di interessante sono stati Stankovic e Palacio, ma uno è stato supercontrollato dagli uomini di Pioli, l’altro si è trovato a combattere in solitudine contro marcature raddoppiate o triplicate. Non solo, ma i compagni hanno fatto di tutto per complicargli la vita, come nel caso di Guarin e Schelotto (forse affaticato per non aver giocato a Londra), che avrebbero dovuto aiutarlo in avanti. Regalato un tempo al Bologna, Stramaccioni ha cambiato nella speranza di dare un senso alla squadra, che è partita forte ma ha perso Stankovic per infortunio ed è andata sotto. La reazione dell’Inter è stata scomposta, ma vivace, con Curci decisivo su un tiro di Guarin e Cassano stoppato dal recupero di Naldo. Mancando la serenità e le energie, l’Inter si è incartata, anche per l’opposizione ordinata e precisa del Bologna, il finale è stato un confuso e disperato assalto».