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Italia, Mancini: “L’obiettivo primario non è stato vincere finora. Armenia? Siamo in alto mare”

Le parole del commissario tecnico in vista del prossimo impegno della nazionale azzurra

Daniele Vitiello

Roberto Mancini, tecnico dell'Italia, prima della sfida contro l'Armenia, prevista a Palermo domani alle 20.45: Grazie a Sacchi per i complimenti, io non mi aspettavo dieci vittorie, ma la qualificazione, questo sicuramente. L'obiettivo primario non è stato quello di vincere, ma di fare qualcosa di diverso per riportare i tifosi intorno alla Nazionale, poi dare la possibilità ai giocatori per un calcio vincente. Fossimo riusciti a fare questo poi i risultati sarebbero stati la conseguenza. Non volevamo vincere speculando, ma cercando di fare la partita. Rischiando, anche, e i giocatori lo hanno assimilato velocemente".

Come volete vincere? "Oramai il modo è questo, non ce ne sono altri. Con il Portogallo, non una squadretta, abbiamo dominato a Milano. Potevamo vincere tranquillamente. Vero che non c'era Ronaldo, ma era l'unico che mancava. La nostra mentalità è questa, poi nel calcio puoi anche perdere. Il pressing? Quando ho parlato con i giocatori ho detto di volere fare qualcosa di diverso. Ho avuto la fortuna che i ragazzi abbiano creduto a qualcosa di diverso, oltre a tanti giocatori tecnicamente bravi, magari con meno qualità fisiche. Abbiamo avuto la possibilità di gestire la gara, poi corrono e sono giovani. Se recuperiamo la palla alta concediamo meno, è una cosa banale ma è la realtà. A Bologna, la prima partita di Nations League, l'abbiamo giocata così così nel primo tempo. Nel secondo bene. A Genova contro l'Ucraina potevamo vincere 5-0, invece è finita 1-1... Noi dominiamo la partita, ora siamo migliorati e possiamo farlo ancora. La cosa positiva è che ci sia un buon feeling tecnico e fuori dal campo. Siamo in alto mare con la formazione, dobbiamo vedere oggi e domani per il recupero di venerdì. Un po' di stanchezza c'è, faremo dei cambi".

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