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Kondogbia: “Sono amico di Pogba ma niente paragoni. L’Italia…”

Non ha parlato solo di Inter, Kondogbia, intervistato dalla Gazzetta dello Sport

Riccardo Fusato

Non ha parlato solo di Inter, Kondogbia, intervistato dalla Gazzetta dello Sport: "I miei compagni della Francia hanno sfiorato l'Europeo?Ho guardato la partita (scuote la testa, ndr), è stato incredibile come sia finita. Un peccato enorme aver perso un’occasione del genere. Ma è il calcio e bisogna solo applaudire il Portogallo per quello che ha saputo fare. Se mi sento con Pogba?Sì, ci sentiamo spesso. Ma non parliamo di calcio. Eravamo la coppia in Under 20? Penso che ognuno abbia il suo cammino da seguire e che lo porterà al suo livello nel tempo necessario. Non si possono fare paragoni tra me e Paul. L'Italia? Non credevo di trovarmi così bene e di inserirmi così in fretta. In poco tempo Milano è diventata una piccola Parigi per me. E nel tempo libero cerco di viverla insieme con mio figlio Noam. Cosa ricordo del 13 novembre 2015? Uno stato d’ansia e agitazione che sembrava non finisse mai. Appena ho visto le prime immagini e letto le prime notizie mi sono attaccato al telefono. Ho chiamato tutti i parenti e gli amici che erano in quella zona. E fino a quando non sono riuscito a parlare con tutti non ho smesso. È stato un duro colpo per la Francia e per tutta la civiltà mondiale. Se ho avuto problemi perchè sono nero? Qualche volta, in campo e fuori, ma sono stati piccoli episodi marginali. Non bisogna dar loro importanza. Se ho qualche  gesto scaramantico prima di scendere in campo? Controllo che sia tutto a posto, l’abbigliamento, le scarpe, tutto in ordine"

(Gazzetta dello Sport)

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