Jonathan Biabiany è tornato e anche in Francia si plaude al giocatore ritrovato da Roberto Mancini: «Era già un giocatore del Milan quando improvvisamente fu annullato il trasferimento a causa del rifiuto di Zaccardo di andare a Parma. Così Biabiany per fortuna o coincidenza di ritorno in Emilia scoprì di avere un problema cardiaco. L'inizio di un'odissea durata una stagione intera. Nessuno sapeva l'esatta natura e importanza di questo problema. In aprile la rescissione del contratto per un giocatore che era diventato uno dei migliori esterni offensivi della Serie A, 9 mesi di visite presso specialisti fino al viaggio a Boston: il professor Baggish emette il verdetto: miocardite, malattia asintomatica che può guarire da sola. E Biabiany la vince. Non tutto è perduto, anzi, cosa c'è di meglio che ripartire da zero per riprendere una carriera interrotta al momento del decollo? Mentre gli altri sono in vacanza lui è a Interello, il ritorno in una famiglia che lo ha adottato da quando giocava sui campi della periferia parigina e che lui non ha certo scordato. L’Inter gli mette un preparatore fisico a disposizione e Mancini, che lo lanciò nel 2007 segue il suo percorso con grande interesse. Il 10 luglio l'ufficializzazione: 4 anni di contratto con l'Inter. Un atto di fiducia, di stima e amore. La strada però è ancora lunga. Si parla di un prestito per facilitare il suo reinserimento, ma Biabiany rifiuta e vuole restare a Milano nonostante la feroce concorrenza. Fino ad arrivare al 22 novembre: Inter-Frosinone. Gol e prestazione super. Diamo a Roberto ciò che è di Roberto. Dal Mazembe al Frosinone, le vie della resurrezione sono impenetrabili».
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La Francia ai piedi di Biabiany: «Mancini la sua salvezza, l’Inter per lui ha compiuto…»
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